Salerno

Novanta minuti e tre carte giocate. L’esordio all’Arechi del Football Video Support è un mix di novità ma anche di attesa lunga e spasmodica. Ritmo spezzettato, partita che non brilla per qualità. Salernitana-Siracusa, che supera le due ore abbondanti dal fischio d’inizio alle ore 21:00 prima del triplice fischio finale alle 23:07, non verrà ricordata per lo spettacolo. Cose non proprio da calcio moderno.

Eppure, la novità del FVS permette alla Salernitana di battere i siciliani. Perché la chiamata di Giuseppe Raffaele al 32’ è quella decisiva: trattenuta di Ba su Capomaggio che il tecnico ravvisa e, dopo un check con la panchina e con l’addetto agli arbitri Avella in collegamento con il responsabile dell’area arbitrale Pagnotta in tribuna per osservare con le camere a disposizione l'episodio, spende la prima storica card. Di Loreto va al video e decreta il penalty che Knezovic trasforma.

Non va bene al Siracusa. Turati prova ad imitare il collega Raffaele per la trattenuta di Golemic su Ba che il FVS però non conferma. Nel finale di gara, nemmeno il video serve per cancellare l’espulsione di Limonelli per fallo da ultimo uomo su Capomaggio. Alla fine sorride la Salernitana. Grazie anche al Football Video Support, strumento utile sì ma da rivedere nelle tempistiche di utilizzo. Partita spezzettata, con Di Loreto quasi obbligato per evitare topiche ad ogni ripresa di gioco ad attendere le decisioni delle due panchine. E poi le verifiche ai gol e agli episodi che mangia minuti e spazientisce chi è in panchina, figurarsi i tifosi sugli spalti.