Benevento

Da un mese e mezzo è sottoposto al divieto di avvicinamento, per violenza sessuale e stalking, ad una donna. Una 23enne di cui il Pm ha chiesto di cristalizzare le dichiarazioni, prima dell'eventuale dibattimento, in un incidente probatorio. L'ha fissato per il 21 ottobre il gip Salvatore Perrotta nell'inchiesta a carico di un 33enne di Melizzano, difeso dall'avvocato Ettore Marcarelli, al centro del lavoro investigativo degli agenti del Commissariato di Telese Terme.

Secondo gli inquirenti, avrebbe inviato ripetutamente alla giovane, di giorno e di notte, messaggi via Whatsapp, ne avrebbe controllato i movimenti e spiato il cellulare, l'avrebbe seguita per capire chi frequentasse. Tra aprile e maggio, poi, avrebbe continuato con i messaggi, provando a stabilire un contatto di natura erotica con la malcapitata, che l'aveva rifiutato. Subendo degli 'avvertimenti': “Se qualcuno sta vicino a te e li vedo li sparo senza problemi io la porto con me la pistola.. sei mia lo sai”. E ancora: “Se ti tocco è perchè ti voglio bene lo sai”. Una condotta, quella di toccare e palpeggiare la giovane, baciandola sul collo in ogni occasione, che gli è costata l'addebito di violenza.

Come si ricorderà, il 33enne era finito agli arresti domiciliari a fine maggio, quando nelal sua abitazione era stata rinvenuta, custodita in un borsello  appoggiato su un armadio nella camera da letto, una pistola con una matricola non completamente leggibile, che non poteva possedere.