di Giovanbattista Lanzilli e Sara Botte
E' come se tutto il paese si fosse dato appuntamento nel Duomo di San Pietro e Paolo, troppo piccolo per accogliere le tantissime persone che hanno presenziato oggi pomeriggio ai funerali di Tina Sgarbini, la 48enne di Montecorvino Rovella uccisa dall'ex. L'uomo, attualmente rinchiuso in carcere a Salerno, ha ammesso le proprie responsabilità.
Nel giorno dei funerali è stato proclamato il lutto cittadino. Un commosso applauso accoglie il feretro sia all'ingresso che all'uscita dalla chiesa. A scortare la bara, un volo di palloncini bianchi, destinati al cielo come Tina.
Immenso e inspiegabile il dolore dei familiari e degli amici di Tina, donna perbene e stimata da tanti. Inconsolabili i tre figli, accompagnati dai coetanei che hanno partecipato commossi al dolore dei loro amici.
Nella navata, oltre al sindaco Martino D'Onofrio, il vescovo ausiliare Alfonso Raimo. Le sue parole hanno scosso il cuore e la coscienza di chi, ancora oggi, non si dà pace per l'ennesimo femminicidio che ha spezzato troppo presto la vita di una donna.
"Abbiamo dimenticato cos'è l’amore", il monito del vescovo. "Una giovane mamma strappata alla vita in maniera ingiusta, vittima di quella piaga che ormai chiamiamo con un nome preciso: femminicidio. Ma per noi - ha spiegato Raimo nel corso dell'omelia - non è un termine astratto. E' un volto, è una storia. è una madre che amava i suoi tre figli e che ha visto spezzato il filo della sua esistenza in un atto di inaudita violenza".