"Il bonus idrico previsto dal decreto del 27 settembre 2021 non è più attivo, i fondi sono stati esauriti e la piattaforma è stata chiusa. In vista della nuova legge finanziaria chiediamo che esso venga rifinanziato per le aree del Paese maggiormente colpite dalla crisi idrica, in particolare in Irpinia e nel Mezzogiorno".
Lo dichiara il sindaco di Montefredane, in provincia di Avellino, Ciro Aquino, che ha già formalizzato la proposta con una lettera indirizzata alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.
Secondo il primo cittadino, "il nuovo bonus non dovrebbe limitarsi a favorire soltanto sistemi di risparmio ed efficientamento dell’acqua, ma includere anche interventi di accumulo e distribuzione: serbatoi, cisterne ed autoclavi, strumenti ormai indispensabili per garantire la continuità del servizio idrico nelle aree più fragili".
"In alternativa - aggiunge Aquino - chiediamo che venga introdotta una norma che consenta lo sconto in fattura al 100%, da recuperare in dieci anni, per chi acquista e installa sistemi di accumulo idrico.
Dopo stagioni di incentivi a pioggia e bonus inutili, è tempo che il Governo dia risposte concrete: servono misure indispensabili per fronteggiare una crisi che intacca l’economia locale e mette a rischio la serenità delle famiglie, anche dal punto di vista igienico-sanitario".
Montefredane, che negli ultimi anni ha subito gravi disagi per la scarsità d’acqua, si fa dunque promotrice di una battaglia che riguarda tutti i territori del Sud colpiti dalla crisi idrica e che richiede un intervento strutturale dello Stato.