Benevento

AGGIORNAMENTO 8 SETTEMBRE

Tornerà in Italia il 4 ottobre, con un volo accordato dagli Usa,  Vincenzo Bertolone, 46 anni, di Pozzuoli, da marzo detenuto in un centro a Houston perchè il visto era scaduto, e non in buone condizioni fisiche. Nelle scorse ora l'epilogo positivo di una vicenda seguita dall'avvocato Giovanni De Blasio, che in queste settimane è stato costantemente in contatto con i ministeri  degli Esteri e della Giustizia ed il Consolato. Obiettivo: riportare nel nostro Paese il 46enne, che a Fiumicino, dove arriverà, sarà preso in consegna dalle forze dell'ordine perchè deve scontare una condanna  definitiva a 9 anni per droga.

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Il suo legale, l'avvocato sannita Giovanni De Blasio, è in costante contato con i ministeri degli Esteri e della Giustizia e con il Consolato italiano a Houston, ai quali ha chiesto il rimpatrio immediato del suo assistito perchè le sue condizioni di salute impongono un intervento chirurgico che Oltreoceano ha costi altissimi, al quale può sottoporsi nel nostro Paese, dove nel frattempo è diventata definitiva una condanna a 9 anni per droga.

E' il caso di Vincenzo Bertolone, 46 anni, di Pozzuoli, uno dei nostri connazionali finiti nelle maglie della nuova normativa dell'amministrazione Trump in materia di immigrazione. Fermato in strada a marzo, mentre la famiglia era rientrata dagli States, l'uomo è stato condotto, perchè il visto era scaduto, in un centro ICE in Texas.

Mentre era detenuto e la pena era diventata definitiva, è stato ricoverato d'urgenza presso l’HCA Houston Conroe Hospital, con una diagnosi di ernia ombelicale che richiede un'operazione. Non potendo sostenere i costi, è stato riportato nel centro e—secondo quanto riferito alla famiglia—tenuto in condizioni che aggravano il suo stato.

Ecco perchè la famiglia, attraverso l'avvocato De Blasio, ha chiesto il rimpatrio immediato in Italia, anche a proprie spese, fornendo un itinerario di volo già pronto. Ad oggi, però, non risulta alcuna calendarizzazione da parte delle autorità statunitensi (ICE), e il Consolato d’Italia a Houston ha riferito di non avere potere decisionale sui rimpatri e di essersi rivolto al Dipartimento di Stato Usa. L'obiettivo – spiega il legale - è riportare in Italia il 46enne, mettendolo immediatamente a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'esecuzione della pena: dunque, non una richiesta di impunità, ma la tutela del diritto alla salute e alla dignità con cure adeguate in Italia.