“Quello che mi lascia sorpresa - dichiara la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà - è come la normale amministrazione di questa città venga ogni volta decantata e innalzata al ruolo di evento eccezionale.
L’estate durerà ancora venti giorni, eppure già dal 1° settembre si annuncia con enfasi l’installazione delle luci natalizie, come se questo potesse risolvere i problemi cronici di Napoli.
È paradossale - continua Muscarà – che in una città che cade a pezzi, con marciapiedi ridotti a percorsi da Camel Trophy, sporcizia diffusa, parchi abbandonati e privi di giardinieri, si investano milioni di euro per le luminarie, mentre il Comune è costretto a sborsare 2 milioni a quattro ditte private per potature che, nel 90% dei casi, si trasformano in veri e propri omicidi del verde.
La consigliera ricorda anche i precedenti: “Già nel 2022 denunciai la pericolosità delle luminarie, fissate in malo modo agli alberi e poi rimosse su ordine dell’Asl e dei Vigili del Fuoco. Quelle stesse luminarie erano state presentate con la stessa enfasi mediatica, ma si trattava di pupazzi e installazioni di seconda mano, acquistati da un centro commerciale pugliese e addirittura esposti con la targhetta sotto la pancia di Babbo Natale.
Quest’anno la storia si ripete - conclude Muscarà -. Mentre i cittadini camminano tra buche, degrado e totale assenza di manutenzione, l’amministrazione pensa a distrarre l’opinione pubblica con le luci di Natale. Ma Napoli non ha bisogno di fuochi fatui: ha bisogno di marciapiedi sicuri, verde curato e servizi essenziali. Solo così si potrà restituire dignità a una città che merita ben altro”.