Un vero esempio di sicurezza stradale. Un progetto nato con l'obiettivo di educare i più piccoli, al rispetto delle regole della strada, attraverso un linguaggio semplice, diretto e giocoso. Un gesto concreto di prevenzione, sensibilizzazione e amore per la vita.
E' la sfida di Anna Diglio Nardone, donna tenace e concreta, presidente dell'associazione italiana familiari vittime della strada di Avellino, madre del piccolo Giovanni, morto tragicamente a Venticano quella triste sera dell'8 febbraio 1998 sulla strada, a pochi metri da casa.
Ed è proprio nel comune venticanese che è stato inaugurato il primo tappeto ludodidattico per l’educazione stradale dedicato ai più piccoli. Una sorta di iniziativa itinerante che farà presto tappa anche in altri comuni dell'Irpinia.
Un percorso innovativo stradale simulato su tappeto in pvc (dimensioni: 8 x 16 metri), progettato per bambini e ragazzi dai 2 ai 16 anni, con l’obiettivo di insegnare le regole della strada attraverso il gioco.
Il tappeto riproduce fedelmente segnali e situazioni stradali reali - stop, semafori, curve pericolose, attraversamenti pedonali, ecc. – per favorire l’apprendimento pratico e la consapevolezza nei futuri utenti della strada.
Anna Diglio Nardone, ha rivolto commossa, un sentito ringraziamento a Franco e Sonia, soci dell'associazione, genitori di Giuseppe Capobianco, giovane vittima della strada in moto il 2 giugno 2017 al confine tra Ariano Irpino e Flumeri lungo la famigerata statale 90 delle puglie.
"Con un gesto di straordinaria generosità, hanno sostenuto interamente la spesa del tappeto e lo hanno donato alla sede di Avellino.
A loro va il nostro affetto più sincero e la promessa di fare buon uso di questo strumento, affinchè possa essere non solo occasione di apprendimento, ma anche simbolo di memoria e speranza.
L’iniziativa sarà supportata da: Pro Loco di Venticano, Misericordia di Pietradefusi, Croce Rossa Italiana – sezioni di Benevento e Avellino, Spazio Libero, Forum dei Giovani e Forum delle Donne di Venticano
Il progetto nasce dalla volontà di diffondere la cultura della prevenzione stradale partendo dai bambini, con l’ambizione di portare il tappeto in tutte le piazze irpine e nelle scuole primarie e secondarie del territorio.
"Chi salva una vita è come se salvasse il mondo intero. Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce il nostro impegno quotidiano. Ogni bambino che impara, ogni genitore che ascolta, ogni educatore che accompagna, contribuisce con un gesto concreto, a salvare vite. Perchè ogni vita salvata è un mondo intero che continua a vivere".