Napoli

A distanza di due giorni dal delitto Lucia Salemme ha ripercorso oggi davanti al gip la tragica notte in cui ha ucciso il marito Ciro Rapuano nella camera da letto al quarto piano del civico 34 di Via Sant’Arcangelo a Baiano, nel cuore di Forcella. Durante l’interrogatorio di garanzia la 58enne rea confessa difesa dall’avvocato Riccardo Pinto, ha risposto alle domande del giudice Alessandra Grammatica confermando di aver ucciso il marito per difendersi.

Dopo essere stata ferita con un coltello al braccio si sarebbe accorta di un secondo coltello che l'uomo teneva sotto il cuscino, lo avrebbe afferrato e con quello sferrato decine di colpi al marito. Più di 50 le lesioni riscontrate sul corpo trovato supino a letto in un lago di sangue.

Il suo legale Pinto ha richiesto la misura meno afflittiva dei domiciliari anche con applicazione del braccialetto elettronico ma il pm ha confermato il carcere per il reato di omicidio volontario aggravato. Troppi ancora gli aspetti da chiarire, la tempistica tra l’omicidio e la chiamata al 113, la violenza usata per finire il marito mentre era a letto suggeriscono ai magistrati inquirenti ulteriori sviluppi nelle indagini.

La donna ha raccontato di essere vittima di violenza da parte del marito da molto tempo e di sentirsi sollevata dopo la sua morte, per poi cadere in uno stato di profonda prostrazione. Ora è detenuta nel carcere di Secondigliano, dove è guardata a vista per timore di gesti estremi.