San Giorgio a Cremano

A San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, una violenta rissa è esplosa nella serata di ieri, in piazza Troisi. Durante lo scontro, tre ragazzi di appena 18 anni sono rimasti feriti con colpi di arma da taglio e si sono recati presso l’Ospedale del Mare per ricevere cure mediche. 

L’intervento della Polizia di Stato

A seguito della segnalazione giunta alla Sala Operativa, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti rapidamente sul posto. Le indagini hanno permesso di ricostruire la dinamica: la lite sarebbe scoppiata per futili motivi, degenerando in violenza fisica e uso di coltelli.

Durante gli accertamenti, gli agenti hanno individuato anche una donna, madre di uno dei giovani coinvolti, che avrebbe preso parte attivamente alla rissa.

Denunciate quattro persone tra i 18 e i 45 anni

La Polizia ha denunciato quattro persone, con età compresa tra i 18 e i 45 anni, ritenute responsabili della rissa. Al momento le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire tutti i dettagli e le eventuali responsabilità.

L’intervento del Prefetto Michele di Bari

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso una ferma condanna per l’accaduto, definendolo un episodio grave e inaccettabile. Nell’immediato, il Prefetto ha disposto un’intensificazione dei controlli e della vigilanza da parte delle Forze dell’ordine, già attive sul territorio.

La vicenda sarà inoltre approfondita durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato nel pomeriggio odierno.

Prevenzione e inclusione sociale

Il Prefetto ha ribadito l’importanza di un impegno costante delle istituzioni, non solo sul piano repressivo ma soprattutto su quello preventivo. In questa direzione si muove il tavolo contro la devianza minorile istituito presso la Prefettura di Napoli, che coinvolge enti pubblici, scuole e realtà del privato sociale.

Obiettivo principale: offrire ai ragazzi percorsi di inclusione e sostegno, contrastando fenomeni come la dispersione scolastica e l’abbandono scolastico, che possono favorire il reclutamento dei giovani da parte della criminalità organizzata.

Il messaggio del Cardinale Sepe

Anche il Cardinale Crescenzio Sepe è intervenuto con un messaggio forte, invitando le famiglie e le comunità educative a fare la propria parte nel seguire i ragazzi, trasmettendo valori di rispetto e responsabilità. Il Cardinale ha richiamato l’importanza di un lavoro congiunto tra istituzioni, Chiesa e cittadini per arginare il fenomeno della violenza giovanile.