Salerno

Daniele Faggiano suona la carica. Il direttore sportivo della Salernitana ribadisce la sua fiducia nel progetto tecnico e lancia segnali di grande fiducia all'ambiente. Ai microfoni di Tmw Radio, il direttore sportivo del club granata ha fatto il punto sul momento del club granata: "Sono entrato a far parte di un club con una grande tifoseria e una grande società, gestita dal presidente Danilo Iervolino, dal dottor Milan e dall’amministratore Umberto Pagano. Stiamo cercando di costruire insieme una Salernitana futuribile sotto ogni aspetto. La concorrenza è forte, il livello è alto e noi abbiamo allestito un gruppo completamente nuovo, con 24-25 giocatori. Non è semplice trovare subito l’amalgama: dobbiamo costruirla giorno dopo giorno con il lavoro mio, del mister e della società. Costruzione della rosa per Raffaele? Sono felice perché credo di aver costruito prima di tutto una squadra di uomini: un gruppo consapevole che tutti sono sotto esame, ma anche tutti importanti. Oggi la differenza la fanno spesso le panchine e la possibilità di avere doppioni di valore in ogni ruolo. Il campionato è lunghissimo e le difficoltà possono arrivare soprattutto contro quelle squadre che hanno mantenuto da due o tre anni la stessa ossatura. Noi paghiamo l’amalgama da trovare, ma sono fiducioso".

Poi un pensiero sul campionato e su un girone C che per Raffaele è pieno zeppo di difficoltà: "Catania, Benevento e Cerignola recitano ruolo di big. Il Catania in particolare è partito molto bene: è una costruzione che va avanti da anni e adesso si vedono i frutti. Sono piazze che hanno programmazione e solidità. Il livello è alto. Siracusa ha un ottimo allenatore e problemi societari ormai risolti, gioca un bel calcio. Casarano lo conosco bene, è un campo ostico per tutti, con una tifoseria calda e una squadra competitiva. Oltre a loro vedo molto bene Potenza, Crotone e anche Monopoli". La chiosa sul Football Video Support: "Come tutte le novità serve tempo, ma è utile e riduce gli errori. La ritengo un'evoluzione giusta. Io sono il primo ad arrabbiarmi in panchina, ma bisogna essere uniti: è un passo avanti che serve a tutti".