Rinviata a giudizio dal gup Maria Di Carlo, per stalking alla suocera, E. S., una 31enne di Benevento. Difesa dall'avvocato Michele Ciruolo, la donna era rimasta coinvolta in una inchiesta della Mobile che a marzo era sfociata nel divieto di avvicinamento alla parte offesa, ora parte civile con l'avvocato Rita Lanzillo.
La misura era stata adottata per le condotte che avrebbe mantenuto, facendo di tutto di tutto per limitare i contatti tra il suo compagno e sua madre, scagliandosi contro quest'ultima, con minacce ed improperi, se i due parlavano tra loro, o se la malcapitata, portando fuori il cane, passava sotto la sua finestra.
Attenzione puntata su alcuni episodi tra settembre 2024 e genaio 2025, a cominciare da quello che si era verificato al San Pio, dove era ricoverato il convivente della 31enne, con lei che non avrebbe gradito la presenza della mamma, che avrebbe ingiuriato. Ad ottobre, avendo saputo che lei si era offerta di accompagnare il figlio al Sert, le avrebbe inviato un messaggio via whatsapp carico di insulti e minacce.
A gennaio, infine, nel cuore della notte avrebbe contattato la parte offesa e le avrebbe detto che avrebbe dato fuoco a lei ed alla macchina. A maggio, poi, il divieto di avvicinamento era stato aggravto con quello di dimora a Benevento perchè si sarebbe affacciata al balcone e le avrebbe riservato una serie di espressioni pesantemente offensive e minacciose: “Se scendo giù ti sgommazzo di sangue e ti spezzo anche quell'altro braccio”, avrebbe urlato alla poverina, che una frattura l'aveva già subita durante un'aggressione. Il processo partirà il 12 novembre.