Benevento

Un appartamento conteso, a quanto pare. Sarebbe questo l'innesco dell'episodio per il quale un 27enne ed un 20enne di origine tunisina ed egiziana, regolarmente in Italia - uno lavorerebbe come cameriere, l'altro farebbe l'imbianchino - sono stati sottoposti dalla polizia a fermo per le ipotesi di rapina e lesioni aggravate, porto di strumenti atti ad offendere.

Secondo una prima ricostruzione, gli agenti della Volante sono intervenuti nella tarda serata di ieri in un'abitazione al rione Libertà, nella quale  i due stranieri pretendevano di entrare perchè, a loro dire, dovevano alloggiarci per aver versato 50 euro ad un connazionale.

In casa c'erano un 28enne ed una ragazza: il primo li ha invitati ad andar via e si è rimesso a letto. I due sono però tornati alla carica, riuscendo a forzare la porta e ad accedere all'interno. Qui, avrebbero colpito il loro interlocutore con una bottigliata alla testa e ad uno zigomo - per lui una prognosi di sei giorni - e gli avrebbero sottratto soldi e anche delle cuffiette ritrovate, al pari di alcuni indumenti sporchi di sangue, nello zaino di uno degli indagati, ferito nella parte posteriore dell'orecchio sinistro. Il 27enne ed il 20enne, quando la ragazza ha fatto scattare l'allarme, se la sono squagliata.

Immediato l'avvio delle indagini da parte della Mobile, che è riuscita, anche analizzando le immagini delle telecamere, a risalire ai due giovani, fermati nei pressi della stazione ferroviaria, prima che salissero a bordo di un treno che li avrebbe portati altrove. Da qui, sul presupposto del pericolo di fuga, il fermo ed il trasferimento in carcere, a disposizione del pm Chiara Maria Marcaccio. Sono difesi dall'avvocato Daniele Cella.