Salerno

Tre mesi dopo l’ultima volta, Danilo Iervolino torna a calcare i cancelli del Centro Sportivo Mary Rosy. Il precedente rimanda allo scorso giugno, quando la sua Salernitana si ritrovò a navigare a vista nell’oceano dell’attesa per i playout che poi inghiottì la nave granata. Nel bel mezzo delle cause legali del Brescia e delle battaglie dei suoi legali, Iervolino provò a toccare le corde giuste di un gruppo svuotato dall’effetto rincorsa che l’aveva spinta a giocarsi il tutto per tutto con il Frosinone. Poi però la querelle Brescia, lo spareggio imposto con la Sampdoria e l’epilogo amaro che ormai è storia.

Allora era aria pesante, tesa. La retrocessione in serie C ha esasperato ancor di più gli animi. L’inizio del nuovo campionato, le promesse di ritorno in B solo sussurrate, le prime vittorie hanno ridato un colpo di defibrillatore all’ambiente. C’è ancora lo striscione esposto dagli ultras quando Iervolino fa capolino al Centro Sportivo Mary Rosy. Ad accompagnarlo il presidente Maurizio Milan, a fargli strada l’amministratore delegato Umberto Pagano e il direttore sportivo Daniele Faggiano. La squadra è il campo per preparare la sfida con il Sorrento. Si fermano tutti a centrocampo per ascoltare le parole del patron. Come ad agosto, nel bel mezzo della premiazione del Trofeo Angelo Iervolino, ribadisce la sua stima nel gruppo e ricorda loro di dover essere protagonisti di una “stagione importante”. “Cinque” e pacca sulla spalla con i protagonisti prima di andare via. Prima di salutare tutti anche un breve briefing con il ds Faggiano e il tecnico Raffaele: Machin resta sullo sfondo, con il patron che non farebbe passi indietro sull'arrivo del guineano.