Zungoli

"L’albero della vita: un murales collettivo racconta l’integrazione a Zungoli".

Nel cuore del borgo dell’Irpinia, nel Comune di Zungoli (AV), un muro si è trasformato in una tela di partecipazione, memoria e speranza. Le beneficiarie del SAI Ordinario – Prog. 316, con il supporto dell’équipe multidisciplinare e dell’Ente Gestore (Cooperativa Aladino, Global, Social), hanno realizzato un murales intitolato “L’albero della vita”: simbolo di rinascita, radici e apertura verso il futuro.

L'iniziativa 

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco, Prof. Paolo Caruso, la responsabile del servizio, dott.ssa Maria Iossa, e la coordinatrice, dott.ssa Michela Raffa, che hanno sostenuto con convinzione un progetto centrato sull’integrazione attiva e il protagonismo delle persone accolte.

L'opera d'arte 

Un’opera d’arte con valore sociale Il murales nasce da un laboratorio partecipativo in cui le donne migranti hanno potuto esprimersi attraverso l’arte libera e creativa, condividere storie, confrontarsi e co-creare un’immagine collettiva. L’albero, al centro della composizione, rappresenta le radici (il passato), il tronco (la crescita) e i rami (le possibilità future). Le colline colorate che lo circondano evocano accoglienza, vita e connessione con il territorio.

La scelta 

Secondo le prospettive della pedagogia interculturale e delle pratiche di cittadinanza attiva (Santerini, 2010; Milani, 2006), iniziative di questo tipo favoriscono non solo l’inclusione, ma anche la trasformazione della comunità ospitante, rendendola più aperta, dialogica e consapevole.

Arte come strumento educativo e inclusivo  

L’attività si inserisce in un modello educativo che riconosce l’importanza dell’arte come linguaggio universale, capace di superare barriere linguistiche e culturali. Come dimostrato da studi nel campo dell’arteterapia e dell’educazione informale (Boal, 1997; Dewey, 1938), l’espressione creativa contribuisce all’elaborazione del vissuto migratorio, promuovendo benessere, autostima e senso di appartenenza.

Il segno

Un segno visibile per la  Il murales resterà come testimonianza tangibile di un processo di inclusione autentico, visibile a tutti e capace di comunicare anche senza parole. In un’epoca segnata da polarizzazioni e fragilità sociali, il messaggio trasmesso da queste donne è chiaro: la partecipazione costruisce legami, e l’integrazione si realizza attraverso gesti condivisi e quotidiani.

L'iniziativa 

Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come il SAI Ordinari (Sostema Accoglienza Integrazione) non si limiti alla sola accoglienza, ma favorisca la costruzione di cittadinanza attiva, a partire dai volti, dai colori e dalle storie di chi oggi chiama Zungoli “casa”.

Il murales 

Il murales è stato realizzato con autorizzazione e il pieno supporto delle istituzioni locali, a ulteriore conferma del valore culturale e sociale attribuito a questa esperienza partecipativa.