Benevento

E' morto da solo, chissà se per aver scelto di gettarsi nel fiume o per l'azione di qualcuno. E' rimasto da solo, perchè a distanza di circa un anno nessuno ne ha rivendicato il corpo. Non ha un nome né un cognome, una data di nascita, non si conosce la sua nazionalità. Di lui c'è da qualche giorno una immagine che la polizia ha diffuso, come possibile riproduzione del suo volto in vita. Quello dell'uomo che il 4 ottobre 2024 era stato rinvenuto senza vita nel Calore, alla contrada Scafa.

Un caso ancora irrisolto, al quale in questi mesi hanno dedicato i loro sforzi il pm Giulio Barbato e la Squadra mobile, senza i risultati sperati. Quella delle persone scomparse, soprattutto se straniere, è una giungla nella quale non è semplice muoversi in assenza di una benchè minima segnalazione. Dall'autopsia eseguita dal medico legale Emilio D'oro era emerso che il cadavere, prossimo alla saponificazione, era nell'acqua da una quindicina di giorni, forse più. Probabile che la corrente l'avesse trascinato fino alle porte di Benevento, ma da dove? Dalla provincia di Caserta o da altre zone?

Interrogativi senza una risposta, destinati a restare tali fino a quando non spunterà qualcuno che possa fornire un minimo elemento utile all'identificazione, non arrivata neanche attraverso le impronte digitali, non presenti nelle banca dati. Zero assoluto, un muro che gli investigatori e la polizia scientifica hanno provato ad abbattere attraverso moderne applicazioni di ricostruzione facciale post-mortem. L'esito è quello della foto, trasmessa a questure, ambasciate, consolati ed organi di informazione. Dove abitava quell'uomo, possibile che nessuno l'abbia mai incrociato da qualche parte?. Se era uno dei tanti invisibili che affollano le nostre cittè, lo è ancora adesso che è maledettamente ancora solo.