Napoli

Dopo le follie del "derby d'Italia", non restava che affacciarsi su una delle partite diventate (chissà perché) meno "italiane" di tutte, visto l'odio profondo che la tifoseria gigliata non mancava mai di manifestare nei confronti di quella azzurra. Le premesse c'erano tutte: due gran belle squadre, due ottimi allenatori, due società sane e due presidenti ancora in carne e ossa (non pupazzi da avanspettaccolo) a metterci soldi e faccia. Si sperava di conseguenza in una bella prova di sport, almeno in campo. Le sorprese non erano mancate, sin dalle formazioni di partenza, con un Milinkovic-Savic in più e un Olivera in meno. Ma il risultato non cambiava.