Suono della prima campanella per tutti gli studenti della Campania, ma come ogni anno migliaia di ragazze e ragazzi sono tornati in aule fatiscenti o che comunque necessitano di importanti interventi di manutenzione.

E' la fotografia che emerge nel rapporto di Legambiente, secondo cui solo il 12% degli edifici ha il certificato di agibilità.

A Napoli sono 220 gli istituti che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi. Su 175 strutture con impianti sportivi, 15 sono inagibili e 53 sono aperti solo per per attività extrascolastiche.

Solo dieci edifici utilizzano fonti rinnovabili (solare termico ). Ritardi sull'innovazione digitale: solo il 28% degli edifici ha in dotazione una rete wifi, mentre nel 52% è presente una rete cablata.

"Caserta e Salerno - si legge nel rapporto - presentano una totale assenza o scarsità di dati non valutabili: Salerno ha inviato il formulario senza rispondere, Caserta non ha risposto".

Una situazione preoccuoante. "Dal nostro monitoraggio - commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania - si evince una scuola pubblica che continua a scontare una fragilità diffusa, che si manifesta in diversi ambiti: dalla sicurezza statica e sismica degli edifici, alla qualità della manutenzione, dalla presenza di impianti sportivi e aree verdi, fino alla sostenibilità energetica. A fronte di alcune buone pratiche e di segnali di miglioramento, il quadro generale resta critico. Questa fotografia, non può essere letta solo come un bilancio tecnico. È una chiamata politica alla responsabilità, che impone di superare la logica dell’emergenza e della frammentazione, per costruire finalmente una strategia nazionale per l’edilizia scolastica pubblica, fondata su equità, continuità e visione. La scuola rappresenta il primo presidio di cittadinanza, e tanto il suo stato materiale quanto quello immateriale riflettono la qualità democratica di un Paese".