Erano nella camera di sicurezza, stavano attendendo che il giudice leggesse l'ordinanza. All'improvviso, usando delle lamette, si sono tagliati gambe e braccia, uno di loro anche la parte posteriore del collo. Udienza a dir poco movimentata, questa mattina in carcere, per il 27enne ed il 21enne di origini tunisina ed egiziana, arrestati alcuni giorni fa dalla Mobile per rapina e lesioni aggravate, porto di strumenti atti ad offendere.
Difesi dall'avvocato Daniele Cella, i due stranieri sono comparsi dinanzi al gip Roberto Nuzzo, al quale, con l'aiuto di una interprete alla quale hanno rivolto frasi di stampo minaccioso,. 'accusandola' di non essere dalla loro parte, hanno offerto alcune dichiarazioni spontanee, respingendo ogni addebito. Mentre il dottore Nuzzo stava redigendo il provvedimento con il quale da lì a poco ne avrebbe disposto la scarcerazione ed il divieto di dimora a Benevento, i due indagati hanno compiuto il gesto autolesionistico – nessuna grave conseguenza- presentandosi sanguinanti alla lettura dell'ordinanza.
La loro ricostruzione non è stata ritenuta credibile dal Gip: i due avrebbero sostenuto di aver pagato 50 euro a testa per alloggiare nuovamente – lo avrebbero fatto la notte precedente - in quell'appartamento nel quale un 28enne, assente la madre, intestataria della casa, si era trasferito da qualche giorno per paura che qualcuno lo occupasse abusivamente. Il 27enne avrebbe affermato di aver bussato, sentendosi rispondere che dovevano andar via. A quel punto, avrebbe chiesto la restituzione dei soldi, beccandosi, quando la porta era stata aperta, una bottigliata dal giovane. Aveva reagito, poi il parapiglia, la parte offesa, giudicata guaribile in 5 giorni, si sarebbe munita di una sbarra, il 27enne lo avrebbe minacciato con un coltello. Un' scontro' durante il quale altri due stranieri, a sentire il 21enne, sarebbero penetrati nella casa e si sarebbero impadroniti di 200 euro.
Secondo gli inquirenti, dopo aver forzato e buttato giu la porta, i due avrebbero colpito con una bottlglia e mani nude il giovane, minacciando la ragazza che era in sua compagnia. Quindi, gli avrebbro sottratto denaro e una carta Postepay, minacciandolo con un coltelo anche quando il malcapitato era fuggito lungo le scale. Come si ricorderà, le indagini della Mobile si era concretizzata nelle ore successive, quando i due erano stati bloccati nei pressi della stazione ferroviaria e sottoposti a fermo. Il pm Chiara Maria Marcaccio aveva proposto la custodia cautelare in carcere, di diverso avviso il Gip.