Davanti al giudice del Tribunale di Salerno, domani mattina, udienza preliminare per quattro indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura salernitana sull'omicidio di Angelo Vassallo, il 'sindaco pescatore'.
I dettagli
Erano le 21.45 del 5 settembre di quindici anni fa quando, a Pollica-Acciaroli, in provincia di Salerno, nove colpi di pistola uccisero Vassallo, cui si deve il decollo turistico di quell'area del Cilento. Il sindaco-pescatore, come era chiamato Vassallo, quella sera, era nella sua station wagon nella frazione costiera di Acciaroli e stava rincasando dopo una riunione dei Comuni del Vallo di Diano.
Fu freddato da numerosi proiettili sparati da una pistola Tanfoglio baby, mai ritrovata, dopo essersi fermato e aver aperto il finestrino dell'abitacolo. Negli anni, le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Salerno hanno contemplato varie piste, dalla camorra ai motivi personali, compresa quella relativa al fatto che Vassallo fosse stato ucciso perche' considerato un ostacolo agli affari illeciti, in particolare di droga, nella localita' costiera cilentana che, d'estate, pullula di turisti.
Nel 2015, il primo indagato per il delitto Vassallo fu Bruno Humberto Damiani, detto il brasiliano, trascorsi da spacciatore, la cui posizione e' stata due volte archiviata. Il 28 luglio di tre anni fa, su disposizione della Dda salernitana, fu eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di nove persone che erano indagate, a vario titolo, nell'inchiesta.
A novembre dello scorso anno, poi, i Ros dei carabinieri eseguirono un'ordinanza che, ipotizzando il concorso in omicidio, disponeva la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone: il colonnello Fabio Cagnazzo; l'imprenditore Giuseppe Cipriano; l'ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, esponente dell'omonimo clan di Scafati che avrebbe orchestrato un depistaggio delle indagini coinvolgendo Cagnazzo; e l'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, ritenuto legato al clan Fucito. Misure cautelari poi annullate dalla Cassazione e, quindi, dal Riesame. Domani mattina, i quattro indagati compariranno davanti al gup dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dagli inquirenti.