Sant'Agata de Goti

AGGIORNAMENTO 10 OTTOBRE

Dissequestrata dal Riesame, al quale aveva fatto ricorso l'avvocato Danilo Riccio, l'area circostante il capannone nel quale a Sant'Agata dei Goti, a settembre, erano stati rinvenuti mezzi rubati a Viterbo.

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E' stato fondamentale un gps che non sono riusciti ad eliminare: era installato su un bocat, ha consentito di seguirne i movimenti e di scoprire ciò che era successo. Un maxi furto a Viterbo di mezzi che sono stati rinvenuti a Sant 'Agata dei Goti. Erano custoditi nel capannone di un 57enne già noto alle forze dell'ordine – è difeso dagli avvocati Danilo Riccio e Osvaldo Piccoli -, sono stati riconsegnati all'impresa che nella città laziale sta eseguendo i lavori per la fibra.

Nel mirino dei ladri erano finiti 3 bobcat cingolati, 4 trapani idraulici, 4 seghe di quelle che servono a tagliare l'asfalto, 1 escavatore cingolato, 1 battitore per l'asfalto, 4 benne idrauliche, per un valore complessivo stimato in 300mila euro.

Le indagini erano state avviate dopo la denuncia dell'impresa, giunta a Sant'Agata con due bisarche sulle quali sono stati caricati i mezzi, riportati alla base. Con l'eccezione di tre seghe che i carabinieri della Stazione saticualana hanno sequestrato per la presunta assenza di una documentazione relativa alla proprietà.

In serata, poi - aggiornamento ore 19.25-, i carabinieri hanno anche sequestrato, oltre che il capannone, tutta l'area e due macchine meccaniche che il 57enne ha sostenuto, esibendo i relativi documenti, di aver noleggiato fino al 19 settembre da un intermediario di Magenta.