Fare sintesi, promuovendo il confronto ma anche l’occasione per lanciare un grido d’allarme, per dire stop alle dipendenze. “No alle nuove dipendenze. La libertà è un valore”, il tema al centro dell’incontro che si è svolto oggi al Centro La Pace di Benevento. Un focus promosso dalla Caritas con la Diocesi, con il direttore Pasquale Zagarese e monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento.
Gremita la sala convegni del centro di Pacevecchia. In prima fila i giovani, una scelta voluta, sarà spiegato nel corso dell'incontro che ha visto la partecipazioni di esperti, magistrati, avvicati e anche la presenza di diversi sindaci del Sannio.
Diversi i relatori, tra cui, oltre al direttore della Caritas Zagarese e l'arcivescovo Accrocca, anche il dottor Antonio Clemente, magistrato in servizio presso la Procura della Repubblica Tribunale di Roma, il dottor Guido Mortali, ricercatore psicologo Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto superiore di Sanità a Roma e il dottor Domenico Airoma, magistrato Procuratore della Repubblica Tribunale di Avellino.
Azzardo e dipendenza: problema antico ma sempre attuale
A margine dell'incontro il monito dell'arcivescovo Accrocca che rispondendo alle domande dei cronisti cita Matilde Serao che nel suo celebre romanzo “Il paese di cuccagna” in cui descrive la deriva sociale e morale causata della dipendenza. “All'epoca era un problema che riguarda solo gli uomini, oggi è un problema che riguarda tutti, uomo e donne”. Ed ecco il confronto con magistrati ed esponenti delle istituzioni
Azzardo, Zagarese: non chiametelo gioco
Dal diretto Zagarese l’analisi sui livelli di assistenza, con attenzione in particolare alla ludopatia. “Il gioco è qualcosa di bello in genere, un diritto dell’infanzia, ma ci sono giochi che non fanno bene come il gioco d’azzardo e quindi dovremmo dire pratica d’azzardo”.
E allora attenzione anche alle parole per “indicare una forma di dipendenza e anche sofferenza” visto che “i numeri in Italia sono allarmanti. Questa dipendenza ha un nome preciso: gioco d’azzardo patologico. Ma attenzione non si tratta solo di numeri, dietro ogni numero c’è una persona in difficoltà. L’azzardo promette soluzioni facili, ma nella realtà spesso porta perdita, problemi”.
C'è poi l'evoluzione dei nostri tempi dell'azzardo: si è “diffuso rapidamente on Line” e oggi sono coinvolti anche i giovani “e molti non giocano nemmeno per soldi ma creano comunque dipendenza”.
Ludopatie tra i giovani: fare prevenzione
Da qui la necessità di “strumenti preventivi. Serve con urgenza una riforma dei Lea (i livelli essenziali di assistenza ndr) che includa anche il riconoscimento della dipenda da gioco non monetario”. Infine dal direttore della Caritas di Benevento un invito alla riflessione, che riguarda tutti: “A livello sociologico l’azzardo è lo specchio di una società che premia il successo immediato”.