A Bordino di Carrù, in provincia di Cuneo, la prima giornata di caccia al cinghiale è finita in tragedia. Daniele Barolo, 46 anni, agricoltore e padre di due figlie, è stato raggiunto al petto dal colpo esploso da un compagno che mirava a un animale tra i rovi. L’uomo è morto all’istante. Inutili i soccorsi del 118, sul posto con i carabinieri. La salma è stata trasferita al cimitero di Carrù mentre il fucile è stato sequestrato per accertamenti. Ferito a Vico Equense. Nella stessa mattinata, a Monte Comune di Vico Equense, un 39enne è stato colpito al volto da pallini da caccia. Trasportato al pronto soccorso di Castellammare di Stabia, ha riportato lesioni superficiali giudicate guaribili in dieci giorni. Gli investigatori ipotizzano che sia stato scambiato per una preda, ma l’autore dello sparo non è stato ancora individuato. Gli incidenti hanno scatenato nuove prese di posizione. L’Associazione italiana difesa animali e ambiente ha annunciato un esposto in procura per la tragedia di Carrù. Intanto Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha ribadito la richiesta di abolire la caccia, definita una pratica crudele, anacronistica e pericolosa che ogni anno provoca la morte di animali e persone.