“Un docufilm per raccontare 50 anni di storia”. Si è tenuta questa mattina presso il Resort dei Picentini la conferenza stampa di presentazione di Gate 48 – Ultras Salerno, in programma il prossimo 25 settembre, con inizio fissato alle ore 20, nella sala cinema del Teatro delle Arti di Salerno (evento su invito). Il prodotto nasce in concomitanza con il 50esimo anniversario della nascita del movimento ultras cittadino, con i primi segni di vita degli “Ultras Bar Nettuno”. Tutto raccontato in un film che è un salto temporale tra le pagine iconiche della storia della Salernitana e i momenti più importanti per il tifo. “Siamo uniti dal colore granata della maglia della Salernitana. Questo film arriva dopo il libro “Ultras Salerno – Un’altra storia”. Leggere un libro ha un emozione, il video regala altre sensazioni. In questo prodotto abbiamo voluto trasmettere sensibilità, appartenenza. Abbiamo scelto Gate 48 perché era il civico della curva al Vestuti al quale arrivavano le foto via posta”. Nel corso della mattinata, alla presenza dei tifosi granata, Adinolfi ha anche indirizzato un messaggio per Gaza e per i bambini uccisi negli ultimi mesi. Inoltre, si è al lavoro per permettere anche alle scuole di poter visionare il docu-film con giornate dedicate.
Regista del film Fernando Inglese: “Sono contento e fiero di questo prodotto. Me ne sono innamorato. Dopo la realizzazione del ricordo dei quattro angeli di Salerno scomparsi per la tragedia del treno, questa è un nuovo capitolo. Per me è stato un ritorno al passato. Seguo la Salernitana dal '79-80 e quindi mi sono venuti in mente tantissimi aneddoti. È stato un arricchimento culturale. Questo prodotto è indirizzato soprattutto ai giovani, con la speranza che possano capire attraverso queste immagini cosa significa essere ultras”.
A dare voce alle immagini Roberto Nisivoccia: “Ho accettato immediatamente perché sono un tifoso calcio seppur mio padre sia tifoso dell'Udinese. Però ho seguito la Salernitana al Vestiti, scavalcando pur di sostenere la passione. Ho vissuto il momento più romantico del calcio, ora tutto è cambiato, anche questo sport si è modificato. Il momento più delicato? Raccontare la tragedia dal ritorno di Piacenza. Fu una giornata tragica. Ma in questo progetto ci sono tanti aspetti del tempo che furono: dal pane e mortadella a Castellammare di Stabia, passando per tanti aspetti che ho riassaporato in quadro meraviglioso viaggio nel tempo".