Nella sala congressi del Santuario di San Rocco a Lioni, l'arcivescovo Pasquale Cascio ha tenuto il quinto incontro con gli amministratori locali, al quale hanno preso parte una folta delegazione di giovani alunni per una riflessione collettiva e condivisa su un tema centrale: "Consapevolezza nell’uso del suolo: da eredità a fonte di reddito”
All’incontro presente la presidente provinciale di Coldiretti Avellino Veronica Barbati che è intervenuta sostenendo il ruolo centrale dell’agricoltura nella tutela, salvaguardia e valorizzazione del suolo, tema rispetto al quale Coldiretti è impegnata da sempre, ricordando come siano centrali la responsabilità delle scelte, il superamento delle frammentazioni e delle contrapposizioni, spesso sterili, e l’impegno comune per una vita al servizio del prossimo e della terra stessa.
Moltissime tematiche quelle affrontate ma un appello ai ragazzi: "Tornare ad interessarvi delle cose di tutti, non solo di ciò che è vostro, perché quello su cui ogni giorno lavoriamo costituisce la vostra eredità e come tale deve essere di vostro interesse”.
La chiusura dei lavori (condotti da Franco di Cecilia, consigliere provinciale) cui hanno preso parte il direttore generale di Arpa Campania Stefano Sorvino, e il direttore dell’Area Prevenzione dell’Asl di Avellino Nicolino Rossi, è stata affidata all'arcivescovo Pasquale Cascio il quale ha rimarcato il ruolo centrale dell’agricoltura nella cura e nella tutela del suolo, stimolando la platea e i sindaci presenti.
Cascio ha detto: "Ma puó il suolo diventare il mio campo? Il campo con cui dialogo perché lo faccio vivere e lui fa vivere me? In questo senso la cura del campo diventa una ricchezza che deve essere favorita! Alle leggi per la tutela dobbiamo aggiungere leggi per incentivare la dedizione al suolo che diventa campo per vivere” perché, lanciando una sfida, “forse c’è qualcuno che ha altri progetti? Forse c’è qualcuno che vuole farci mangiare non quello che produciamo nei nostri campi ma quello che viene prodotto altrove?"
Coldiretti: "Un ringraziamento particolare da parte di tutta la comunità agricola all'arcivescovo Cascio, per la sensibilità e l’acume con cui guarda all’agricoltura, ed in particolare a quella del nostro territorio come chiave per aprire le porte di uno sviluppo sano e solido che sappia tenere al centro la persona umana con un attenzione particolare alle giovani generazioni".