NAPOLI – Il Teatro San Carlo, tempio della lirica italiana, è al centro di un’indagine della Procura di Napoli per possibili irregolarità nella gestione degli incarichi dirigenziali. Le ipotesi di reato, tra cui spicca il peculato, vertono sulla creazione, durante la pandemia, di due figure apicali che secondo alcuni esposti non sarebbero previste dallo statuto del teatro. L’inchiesta, coordinata dalla procuratrice aggiunta Giuseppina Loreto, si affianca al contenzioso civile sulla controversa nomina del sovrintendente Fulvio Macciardi, su cui il giudice si pronuncerà martedì prossimo.
Le ipotesi di reato e i filoni d'indagine
Il fascicolo penale, aperto contro ignoti sulla scorta di articoli di stampa ed esposti, muove i primi passi. Gli investigatori della Guardia di Finanza stanno esaminando la documentazione per valutare non solo le posizioni dirigenziali istituite in epoca Covid, ma anche l’assegnazione di altri incarichi, alla ricerca di eventuali profili di danno erariale. Parallelamente, la Corte dei Conti conduce una verifica sulla gestione delle risorse finanziarie, basandosi su una relazione del Ministero dell’Economia del 2022. Gli investigatori procedono con grande cautela in questa fase preliminare, in attesa che venga assegnato un nuovo pubblico ministero dopo il trasferimento del pm iniziale, Fabrizio Vanorio.
Il caso Macciardi e lo scontro in tribunale
Mentre le indagini penali prendono avvio, prosegue la battaglia legale sul piano civile. Martedì 26 settembre il giudice Marco Pugliese deciderà sul ricorso presentato dal sindaco Gaetano Manfredi contro la nomina di Fulvio Macciardi a sovrintendente, una scelta approvata in consiglio di indirizzo dai rappresentanti del Ministero della Cultura e della Regione Campania, che hanno messo in minoranza Comune e Città Metropolitana. La vicenda ha generato tensione anche all’interno del Palazzo di Giustizia, con un contrasto tra magistrati sulla competenza dei ricorsi, risolto con l’accorpamento di tutti i procedimenti nelle mani del giudice Pugliese.
La decisione di martedì prossimo potrebbe quindi sciogliere almeno uno dei nodi che avvolgono il San Carlo, ma l’esito delle indagini della Procura e della Corte dei Conti determinerà l’ampiezza reale di una tempesta perfetta che coinvolge istituzioni, politica e giustizia.