8 aprile 1990. Casarano-Salernitana vale un pezzo di stagione per la squadra granata. In uno stadio che è un catino, sotto un sole caldissimo, la Salernitana non può fallire l’appuntamento con la vittoria. La partita è di quelle ostiche, dure, esame probante per certificare le ambizioni di serie B. Al minuto 65’ la svolta: un cross tagliato di Agostino Di Bartolomei arriva in area di rigore. Un pallone vagante sul quale arriva per primo lo stopper Della Pietra. Si fionda in tuffo per colpire di testa. Il rumore che zittisce il Capozza è la rete che si gonfia, prima dell’esplosione di gioia dei granata e della panchina. Della Pietra si ricompone dopo il tuffo e corre a perdifiato verso la sua panchina. Alza il braccio, per festeggiare un gol che avrebbe rappresentato un macigno nella corsa alla serie B.
Quell’obiettivo la Salernitana lo celebrerà solo in un Vestuti vestito a festa solo due mesi più tardi, con il pari senza gol con il Taranto in una giornata di festa. Nel mezzo la battuta d’arresto interna con il Palermo che fece cadere l’intero ambiente nello sconforto. Quel sogno, atteso per 24 anni, diventò realtà grazie al mitico Agostino Di Bartolomei e al gol decisivo di Brindisi.