“Il tour de force di fine settembre sarà importante per capire a che punto siamo con il lavoro”. Era questa l’indicazione che la Salernitana si era imposta dopo le vittorie balbettanti con Siracusa e Cosenza per poter toccare con mano il proprio status. Le cinque sfide in quindici giorni che hanno fiaccato i muscoli granata e lasciato conseguenze (gli infortuni di Liguori e Cabianca prima, le squalifiche di Inglese e Capomaggio poi), hanno però dato una risposta importante: questa Salernitana non sarà la corazzata del campionato, non avrà i crismi e le potenzialità del caterpillar del girone C ma se è lassù, in vetta alla classifica in coabitazione con il Benevento, è perché merita di starci. Il bilancio delle due settimane vissute di partita in partita si sono aperte con il successo con il Sorrento, impreziosite dalle due vittorie pesantissime con Atalanta Under 23 e Giugliano, per poi incappare nel ko con l’Audace Cerignola e nel pari all’ultimo respiro con il Casarano.
Numeri ma anche la voglia di non mollare
Se il ko con l’Audace Cerignola, arrivato partendo dal punteggio di 2-0 in favore a 30’ dal termine, aveva lasciato non poche scorie sulla testa della squadra, il pari in extremis di Casarano è benzina nuova per permettere al motore granata di continuare a macinare punti. Un’altra sconfitta sarebbe stata durissima da mandare giù, soprattutto per come sarebbe arrivata: seconda rimonta in tre giorni, troppi errori individuali e una fase difensiva singhiozzante. Tutto cancellato però dalla verve di una squadra abile a rispondere colpo su colpo, bramosa di impersonificare la grinta del suo allenatore Raffaele e la voglia di riscatto del suo direttore sportivo Faggiano. Nella zuccata vincente di Quirini a tempo scaduto c’era tutto questo.
E ora il derby
Proprio l’autore del gol del 2-2 ha lanciato il messaggio all’intero ambiente: “Domenica c’è una partita importante: mi auguro che l’Arechi sia pieno perché abbiamo bisogno del calore della nostra gente”. Il derby con la Cavese, da affrontare con i rientri di Capomaggio e Inglese, sperando anche nel recupero di Liguori, sarà un test importante per dimostrare che questa Salernitana ha cuore ma anche carattere da big.