“Attraversare l'invisibile”. E' questo il titolo del progetto che illustra il dossier, ufficialmente inviato al Ministero della Cultura, che candida Benevento, con Pietrelcina, a Capitale Italiana della Cultura 2028.
A Palazzo Paolo V la presentazione dell'importante passo avanti nel percorso compiuto in estrema condivisione con il territorio: ben 45 i comuni sanniti che lo sostengono e innumerevoli enti, imprese e associazioni.
Non l'unico, nel Sannio, considerando che allo stesso titolo ambisce anche l’Unione dei Comuni della Città Caudina.
Dicotomia al centro di qualche polemica che il sindaco Clemente Mastella però spegne sul nascere.
E sull'iniziativa chiarisce “Abbiamo quanto serve per cogliere questa opportunità ma certo dipende dalla competizione con le altre città. Spero che ci si fermi a qualificazioni e titoli senza far pesare elementi partitici”.
Ben 156 le proposte pervenute al Comune che ha lavorato al dossier in co-progettazione con la Fondazione di Comunità di Benevento e la Fondazione MeNO.
“E' stata la realtà territoriale che ha risposto di più” ha evidenziato a riguardo il presidente della Fondazione di Comunità di Benevento, Angelo Moretti.
“Questo dossier propone una nuova visione del territorio riscoprendo un'anima comune, magari invisibile agli occhi ma chiara nelle tante idee pervenute – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura del Comune di Benevento Antonella Tartaglia Polcini -. Idee che inizialmente sembravano inconciliabili e che invece si sono riconosciute in una comune identità. Al progetto ha prestato il suo contributo anche il maestro della transavanguardia Mimmo Paladino. Un apporto determinante, illuminante che seppur non può ancora essere svelato ha permesso di realizzare qualcosa di meraviglioso soprattutto in termini di idee, visione e convergenza per uno dei tre poli fondamentali su cui si articola il progetto”.
Il programma culturale è dunque “un progetto strategico e partecipato che delinea una visione condivisa del territorio”.
Un viaggio tra spazi e luoghi, soglie e percorsi, valori e visioni. Il cammino ora prosegue con le fasi previste dal Ministero: entro il 18 dicembre 2025 la Giuria nazionale selezionerà un massimo di dieci progetti finalisti; entro il 12 marzo 2026 i Comuni ammessi presenteranno pubblicamente il proprio dossier davanti alla Giuria presso una sede ministeriale e, infine, entro il 27 marzo 2026 sarà raccomandata al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a ottenere il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.