Serata importante per Civico 22 che ha inaugurato la nuova sede di piazza Mazzini, ma soprattutto ha dato vita a una assemblea che ha toccato diversi punti e che ha avuto come oggetto il sostegno al commercio locale. Civico 22 ha stilato e spiegato quelle che potrebbero essere delle iniziative utili a favorire gli esercenti del centro storico, in modo da creare una sinergia rilevante che possa cambiare anche il volto del corso Garibaldi. L'idea sarebbe quella di installare degli alberi lungo l'arteria pedonale più importante della città, in particolare l'Acero di Montpellier. Non solo, tra le proposte di Civico 22 ci sono anche un migliore sistema di parcheggi e mobilità, attraverso tariffe agevolate, una migliore sicurezza del megaparcheggio nelle ore serali e una serie di stalli gratuiti attraverso il disco orario. Non manca la richiesta di chiudere il dissesto per ridurre i tributi locali, oltre alla promozione di iniziative mirate a sviluppare il commercio locale.
Civico 22, le parole di Iorio sul sostegno al commercio
A evidenziare queste esigenze, il segretario di Civico 22, Giuseppe Iorio: "Occorre fare un sistema, in modo da creare un respiro complessivo. L'idea di piantare gli alberi lungo il corso potrebbe essere importante e si può fare, basta sceglierne il tipo e le essenze giuste. Questo può fare del corso una vetrina straordinaria. Ci sono 24 attività che hanno chiuso, come può respirare il Corso con una simile carenza di attivilità commerciali? Questo ha creato problemi anche ai vicoli". Iorio ha poi proseguito: "Occorre prevedere parcheggi per le attività commerciali, con quella che viene definita urbanistica tattica. Poi occorre che diversi attrattori turistici, come Porta Rufina, il Malies o le ex Orsoline, debbano entrare a pieno regime. Non è possibile lasciare le cose così lasciate a sé stesse. Sicuramente occorre effettuare anche una rivisitazione del piano commerciale. A breve aprirà un Brico di quattromila metri quadrati. Benevento può sopportarlo? Il Puc deve curare punto per punto questa situazione. Bisogna fermarsi con la grande distribuzione, già è stato fatto troppo".