Benevento

Dove sono finiti Salvatore Ocone, il 58enne di Paupisi ritenuto il presunto autore dell'omicidio a colpi di pietra della moglie Elisa, di lui più giovane di nove anni, e i suoi figli minori? Uno ha 15 anni e frequenta l'Industriale, l'altra 17 ed è una studentessa dell'Alberghiero. Neanche di loro ci sono tracce, l'ipotesi più accreditata è che il genitore li abbia portati con sé, a bordo di quella Opel nera con la quale si è allontanato dal teatro del delitto. Un'abitazione a due piani alla contrada Frasso di Paupisi, nella quale è piombato un silenzio irreale. I cellulari dei ragazzi, spenti, sono nella casa, quello dell'uomo squilla a vuoto.

Cresce inevitabilmente l'apprensione, cresce l'angoscia per le sorti dei due minori. Le ricerche si sono rivelate fino a questo momento infruttuose, come sempre in questi casi si accavallano segnalazioni relative alla macchina, che sarebbe stata vista in Molise. Le domande si susseguono, gli interrogativi si sprecano. Sembra che adesso tutti siano in grado di offrire una immagine diversa della coppia, come se ne conoscessero le dinamiche. A sentire qualcuno, lui avrebbe sofferto di depressione, ma basta questo per spiegare una simile tragedia ed i comportamenti successivi?

Alle ricerche dei carabinieri partecipano anche le altre forze di polizia, sono state perlustrate le aree vicine al fiume. Nulla di nulla, mentre il sole sta calando: tra poco sarà buio, quello che ha invaso la mente di Salvatore, al punto da indurlo a scagliarsi contro la coniuge che era a letto. Ad usare una pietra contro la donna che lo aveva reso papà. Salvatore è in fuga, probabilmente con due dei suoi tre figli che hanno diritto ad un futuro: sarà complicatissimo, ma non è giusto impedirglielo.