Anche Avellino scende in piazza per la Flotilla. Sono stati in tanti a radunarsi in serata davanti alla Prefettura, del Corso Vittorio Emanuele, per manifestare la propria solidarietà agli equipaggi della Flottilla.Davanti ci sono tre giorni di mobilitazioni, ma già ieri sera cortei spontanei sono sorti in tutta Italia. Alla notizia che la Global Sumid Flotilla stava per essere intercettata da navi militari israeliane, a Napoli gli studenti hanno bloccato la stazione centrale.
Cortei e blocchi
Cortei, presidi e occupazioni spontanee: il mondo pro-Pal si è mobilitato in tutta Italia a sostegno della Global Sumud Flotilla dopo la notizia, arrivata mercoledì sera, dell’abbordaggio alla missione per Gaza da parte delle navi militari israeliane. La prima vistosa iniziativa si è osservata a Napoli, dove i manifestanti hanno occupato i binari della stazione Centrale
Montefusco: noi in strada per Flotilla
Roberto Montefusco di Sinistra Italiana “Siamo al fianco della Flottilla per ribadire che la loro missione si inserisce appieno nella sfera del diritto internazionale e risponde innazitutto alla volontà di aiutare la popolazione palestinese decimata dalla fame, portando loro aiuti umanitari. È essenziale che l’Italia democratica di stringa intorno agli uomini e alle donne della Flotilla, per ribadire che non si toccano”.
Bonito: i nostri corpi in sostegno della gente della Flotilla
“Anche ad Avellino – spiega Arturo Bonito di Rifondazione – un presidio spontaneo si è mosso verso la prefettura, bloccando le strade della città, per mettere i propri corpi in sostegno alle tanti e ai tanti che sulla flottiglia hanno cercato di rompere il blocco navale illegale dell’ entità sionista.
Uniamo i popoli in rivolta contro questo sistema criminale che pone le sue radici militari in Palestina ma che sottometti i popoli di tutto l’occidente”
D'Agnese: il coraggio degli uomini e donne Flotilla attraversa il buio
E sono numerosi i messaggi che hanno invaso la rete “Il vostro coraggio attraversa il buio, il freddo, il mare e la paura – scrive Roberto D’Agnese -Avete scelto di trasformare la paura in speranza, di alzare la voce contro le ingiustizie, di non piegarvi al silenzio. La politica, troppo spesso cieca e sorda, prova a girarsi dall’altra parte, proprio come fa con i problemi delle nostre comunità: spopolamento, suicidi, mala vita… tutto scivola via senza vergogna. Ma voi siete la prova che la dignità non si spegne. Onore e rispetto per voi, e per tutti coloro che si ribellano a ciò che nuoce alle comunità. Avanti ragazzi e ragazze della Flotilla, siete luce nel mare scuro”.
Cioffi: la Forza della protesta
Luca Cioffi dell’Arci spiega che “Se c’è qualcosa che spero conserveremo di queste ore intense e frenetiche, è la convinzione che mobilitarsi è sempre possibile, e che è sempre possibile cambiare le cose.
Negli ultimi decenni, il potere si è fatto sempre più nebuloso, le diseguaglianze più vaste, il senso di impotenza più forte. Questo ha svuotato le piazze, disincentivato la partecipazione e chiuso gli spazi di alternativa. In molti, per mesi, ci siamo sentiti soli a denunciare un genocidio nel silenzio e nel disinteresse generale. Ma non è stato inutile. Lo hanno dimostrato le piazze di questi giorni, la mobilitazione crescente e le reazioni scomposte e securitarie del potere.
Poche centinaia di uomini, su umili barchette, hanno messo i loro corpi al centro delle contraddizioni di questi mesi, e ci hanno ricordato quanto quel potere di pochi si basi sul consenso e sul lavoro dei molti. Hanno rimosso quel sottilissimo e ridicolo velo che cercava di coprire lo scempio in atto, dando coraggio e forza a molti per prendere posizione.
Nessuno sa come andrà a finire. Sicuramente, lo sterminio e il genocidio compiuti in questi anni non sono finiti: fanno ancora male, e la sensazione di corresponsabilità che ci portiamo dentro non svanisce in queste ore. Ma conserviamo la forza di questo gesto, restiamo pronti a dargli seguito e ricordiamoci che è sempre possibile contrastare le ingiustizie, che siamo più forti di quanto immaginavamo”. Intanto, dalla Cgil arriva la proclamazione dello sciopero generale per venerdì 3 ottobre