Angelo Piscitelli, vice-presidente della Cavese, è intervenuto ai microfoni di “Granatissimi”, in onda su Ottochannel per parlare del derby di domenica. Forte la delusione nel numero due per il divieto di trasferta per i tifosi blufoncè all’Arechi: “L’anno scorso siamo stati già ampiamente penalizzati sul tema trasferte. Sappiamo che il piano sicurezza sia importante ma ci auguriamo in soluzione meno drastiche in futuro. A volte si dà l’impressione che si vada a caccia della decisione più semplice ma che va a limitare la nostra tifoseria. Il calcio è un gioco e deve essere condiviso con la propria gente. E’ impensabile che si paghino ancora episodi di 20 anni fa. Speravo si potesse fare un passo in più. Invece purtroppo si è persa un’occasione. Attraverso questo sport vogliamo lanciare messaggi importanti, come stemperare i toni: superati i 90 minuti bisogna ritornare nelle concrete realtà e comportarsi da uomini oltre che da persone civili. Rivalità? C’è, è innegabile. Però per la Cavese si ferma al campo. Poi si sa che in alcuni momenti si può essere più euforici ma finisce lì”.
L’attenzione ovviamente è rivolta al campo: “Sarà una partita delicata per noi – spiega Piscitelli -. Affrontiamo la Salernitana che è una squadra costruita per vincere il campionato, così come il Benevento e il Catania, club importanti che ambiscono alla serie B. Mi auguro di vedere una Cavese che sappia dare continuità all’ottima prestazione di Monopoli e dare il massimo, anche il 110 per cento per fermare la Salernitana. La vittoria di domenica scorsa è stata preziosa, anche per riprendere il cammino iniziato con mister Prosperi. Siamo una squadra giovane e lo facciamo con coraggio, cercando di realizzare qualcosa di propositivo. Se si vuole cambiare qualcosa a livello nazionale si deve partire da questa categoria. Non è facile ma abbiamo tanta voglia di fare e siamo confidenti sul cammino”.