Napoli

"A breve distanza dalla caduta di altri alberi, in via Scarlatti, in via Bernini, in via Orsi,  in via Ruoppolo e in viale Michelangelo, per citare solo alcuni di quelli arrivati alla ribalta delle cronache, nell'ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell'Arenella, si è di nuovo sfiorata la tragedia per la caduta improvvisa di un albero di alto fusto, in via Luca Giordano, posto sul marciapiede ad angolo con via Andrea Vaccaro.

L'episodio si è verificato alle 14:00 di oggi in un'ora di punta quando peraltro molti studenti erano per strada per raggiungere le proprie abitazioni dopo il termine delle lezioni. Per fortuna non vengono segnalati danni a persone mentre sono rimaste danneggiate alcune autovetture che si trovavano nei pressi".

A  intervenire sull'accaduto è ancora una volta Gennaro Capodanno, ingegnere,  presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha più volte sollecitato gli uffici competenti a intervenire con le indagini e le verifiche necessarie, da mettere in campo, alla luce dei tanti episodi di cadute di alberi che si sono registrati sulla collina negli ultimi tempi, senza però che fino ad oggi si siano riscontrate risposte operative alle sue numerose segnalazioni. Lo stesso Capodanno al riguardo ha anche promosso una petizione online per chiedere le dimissioni dell'assessore comunale al verde, Vincenzo Santagada, petizione che ha raggiunto 846 sottoscrizioni.

"Adesso si darà la colpa al vento, così come in passato, per altre cadute, si è incolpata la pioggia o altri eventi atmosferici  - sottolinea Capodanno -. Ma, dalla foto allegata, precedente alla caduta, si nota benissimo che l'albero crollato al suolo, con una chioma molto folta alla sommità, superava in altezza quella del fabbricato retrostante, di quattro piani fuori terra.

Come tanti altri non veniva potato da tempo immemore. Inoltre potrebbe essere stato affetto da patologie tipiche del platano come il cancro colorato, che andavano individuate e curate per tempo. Infine, aspetto di notevole rilevanza, il platano in questione risultava fortemente inclinato sulla strada, con il baricentro ampiamente fuori dalla base. Era dunque ipotizzabile che, in considerazione dell'altezza e dell'inclinazione, una forza laterale esercitata dal vento, prima o poi, avrebbe potuto sradicarlo dal suolo e farlo crollare. Bisogna intervenire prima che cadesse cosa che evidentemente non è avvenuta.

Purtroppo - puntualizza Capodanno - i pochi alberi rimasti al Vomero, visto che molti sono stati tagliati o sono caduti, mentre altri, morti da tempo, sono ancora al loro posto, con la possibilità che possano anch'essi cadere da un momento all'altro, sono afflitti da numerosi problemi derivanti da palesi carenze manutentive, più volte denunciate.

Tra l'altro la mancanza di una potatura, effettuata nei tempi e con le modalità opportune, ha prodotto che le alberature poste lungo i marciapiedi di strade e piazze, perlopiù costituite da filari di platani, sono cresciute a dismisura in altezza, raggiungendo anche i piani alti degli edifici. In giornate ventose la forza esercitata lateralmente dal vento, tende a piegare il tronco. A quel punto l'albero, specialmente se afflitto da patologie, non curate, che ne hanno minato la resistenza, può o spezzarsi o addirittura essere divelto dalla base, abbattendosi a terra con tutto il peso di tronco e rami, come accaduto oggi, con conseguenze immaginabili".

Capodanno sulla situazione complessiva del già scarno patrimonio arboreo a disposizione degli abitanti della collina, richiama ancora una volta l'attenzione delle autorità competenti ma anche della magistratura inquirente, affinché vengano attivate, in tempi rapidi, tutte le iniziative del caso sia per la tutela e salvaguardia delle alberature stradali sia e soprattutto per la sicurezza dei cittadini, anche alla luce delle numerose cadute registratesi nelle ultime tempi, che, già in passato, hanno causato la perdita di vite umane.