Nel pomeriggio il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha ufficializzato che la Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno offrirà il presepe che sarà esposto in Piazza San Pietro in occasione del Natale 2025.
Per segnare il cammino verso il Natale, il Vescovo monsignor Giuseppe Giudice ha inviato un messaggio alla Diocesi e alla Città dell'Agro nocerino-sarnese.
Carissimi,
in diverse occasioni, a cominciare dall’annuncio dato a conclusione della Visita Pastorale il 26 novembre 2020 in San Giovanni Battista in Angri, ho parlato del dono del Presepe al Santo Padre in Piazza San Pietro in occasione del Natale dell’Anno Santo 2025.
Idea, accolta e maturata durante il Pontificato di Papa Francesco, e che ora si realizza con la pacata presenza del Santo Padre Leone XIV.
A tre mesi dal giorno di Natale, ora in modo esplicito possiamo intraprendere insieme, su indicazioni del Governatorato della Santa Sede, che richiede la giusta riservatezza per le fattezze del dono, il percorso che condurrà la nostra Chiesa Diocesana in Piazza San Pietro in occasione del Santo Natale e delle prossime Festività natalizie.
Allestire il Presepe in Piazza San Pietro, cuore del mondo, è una sfida, un impegno e un sano orgoglio per la nostra Diocesi e per la nostra terra, momento unico e singolare.
Perciò si fa accorato e pressante il mio invito: Venite al Presepe con gioia, al Presepe venite festanti...
Vuol essere corale la nostra partecipazione a questo appuntamento, mai sognato, e solenne; tutti insieme, Popolo ed Istituzioni, dinanzi al Presepe, pensato e realizzato avendo come scuola e modello Sant’Alfonso Maria de’Liguori e i suoi canti natalizi, a cominciare dalla conosciutissima Tu scendi dalle stelle, canto apprezzato anche dal grande Giuseppe Verdi.
Nel Presepe, come ho ricordato nel Discorso alla Città il 30 aprile u.s., è racchiusa l’architettura della Civiltà della Speranza, dalla quale tutti possiamo attingere per la nostra vita e i nostri centri abitativi, e per dare concretezza alla nostra fede, che deve abitare e rendere bella ogni città.
Accanto alla Grotta, dinanzi al Principe della pace, c’è posto per tutti e ci siamo tutti, con i nostri sogni e i nostri bisogni; con le tante eccellenze del nostro territorio; con i frammenti dell’arte; con le esigenze delle famiglie e dei figli; con le scuole e i luoghi del lavoro e della legalità; con le nostre Parrocchie, Monasteri, Case religiose e con le aspettative dei tanti cercatori di Dio. Nessuno è escluso dall’orbita del suo amore, ognuno può dirigersi verso quella Luce con i suoi doni, ed anche con le sue ombre e i suoi ritardi, ma tutti abitati dallo stupore e dalla meraviglia.
Ed ecco l’invito da condividere: Venite al Presepe con gioia, al Presepe venite festanti... Avvicinandoci al Presepe, vogliamo abbandonare i sentieri di Erode, le vie buie o lasciate al buio dai figli delle tenebre: i sentieri della dignità calpestata; il bullismo a tutti i livelli; le volute di fumo che non è incenso; le strade segnate dalla prepotenza che minaccia la pace; la poca attenzione al creato e alla bellezza della terra; lo sfruttamento di tanti; la realtà di una politica poca attenta alla polis; la dispersione scolastica e la movida che diventa mala - movida, le tante strade e autostrade dove ogni notte muoiono i nostri giovani, rubandoci i segni di speranza.
No, carissimi, questi non sono sentieri di Betlemme e di luce; sono un Natale rovesciato dove l’umano, casa di Dio, è calpestato, mortificato e annullato, cielo senza stelle.
A tutti rivolgo l’invito con entusiasmo: Venite al Presepe con gioia, al Presepe venite festanti... A Roma, nel Presepe dinanzi al Bambino, vogliamo e dobbiamo portare il meglio di noi e della nostra terra; dicendo di no – con coraggio e forza! – a cominciare dalla nostra vita, a tutto ciò che Natale non è, e affatica e blocca il nostro cammino di Pellegrini di Speranza, offuscando un futuro onesto, sicuro e aperto al nuovo.
Come Pastore di questa terra, a tutti ripeto con insistenza, quasi anticipando per tempo il mio biglietto natalizio: Venite al Presepe con gioia, al Presepe venite festanti...
Fate di ogni casa, di ogni luogo, di ogni cuore un piccolo Presepe dove al centro c’è posto per il Signore della vita, il quale non viene a mortificare, ma solo ad arricchire e dare valore alla nostra esistenza. Con gioia, Vi aspetto e Vi benedico.