Napoli

Nicola Caputo, 59 anni, casertano, ha annunciato oggi, sabato 4 ottobre 2025, le proprie dimissioni dall’incarico di assessore regionale all’Agricoltura della Campania.
Caputo, già europarlamentare dal 2014 al 2019 e successivamente entrato nella giunta di Vincenzo De Luca, ha motivato la sua scelta con “l’impossibilità di continuare a sostenere un percorso politico che non rispecchia più i valori e i principi” che lo avevano spinto ad accettare il ruolo cinque anni fa.

Il messaggio di Caputo: “La politica ha bisogno di coerenza”

In una nota diffusa anche sui propri canali social, Caputo ha sottolineato di lasciare “con la serenità di chi ha dato il massimo, con passione, rigore e trasparenza”, rivendicando la sua visione di un’agricoltura come pilastro dell’identità, della storia e del futuro della Campania.
Ha aggiunto che la politica necessita di “coerenza più che convenienza”, lasciando intendere la distanza crescente dalle scelte della maggioranza guidata da De Luca.

Le tensioni con Italia Viva

Il rapporto con Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, era ormai logoro da tempo. Già nelle scorse settimane Caputo aveva parlato di una crisi profonda con la formazione renziana, indicando la necessità di costruire il futuro della Campania e dell’Italia “nel solco della moderazione”.
Il politico campano aveva anche fatto capire che le sue prossime mosse dipenderanno dalla definizione dei programmi e delle alleanze in vista delle elezioni regionali.

Verso Forza Italia?

Sempre più insistenti le voci su un imminente passaggio a Forza Italia. Secondo indiscrezioni, Caputo sarebbe vicino a unirsi al partito azzurro, rafforzando così la presenza di FI nello scacchiere politico campano in vista della prossima competizione elettorale.

Uno snodo cruciale per la politica regionale

Le dimissioni di Nicola Caputo rappresentano un passaggio importante per gli equilibri politici in Campania. La sua possibile adesione a Forza Italia potrebbe influenzare le dinamiche delle future alleanze e ridisegnare il quadro politico in vista delle prossime elezioni regionali.