Napoli

Uno spazio dedicato all’allattamento e alla genitorialità, per rendere il Palazzo di Giustizia un luogo più accogliente e umano. È stata inaugurata questa mattina, lunedì 4 ottobre, presso il Tribunale di Napoli, "La stanza di Giulia", un ambiente riservato e attrezzato a disposizione di avvocati, magistrati e personale amministrativo che siano neogenitori o donne in gravidanza.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’Ordine degli Avvocati di Napoli con il contributo della Cassa Forense, nasce con un duplice obiettivo: fornire un supporto concreto alla genitorialità dentro le mura, spesso austere, del tribunale e, al tempo stesso, rendere un commosso omaggio alla memoria di Giulia Tramontano, la giovane donna uccisa in un femminicidio insieme al figlio Thiago di soli sette mesi che portava in grembo.

La stanza, ubicata al secondo piano della Piazza Coperta all’interno dello "Spazio Etico" del Consiglio dell’Ordine, è stata allestita con tutto il necessario per essere subito operativa e a misura di bambino. L’arredo e le dotazioni sono frutto della generosità della Fondazione Silvia Ruotolo, che ha agito in sinergia con i gruppi Toys Center, Prenatal e le aziende Mustela, MAM e Huggies. Le pareti sono abbellite da illustrazioni dedicate realizzate da Luca Dalisi.

"Non inauguriamo semplicemente una stanza ma celebriamo un atto di civiltà", ha dichiarato il presidente del Foro di Napoli, Carmine Foreste. "Dedichiamo questo spazio a Giulia Tramontano perché il suo ricordo sia indelebile e ci spinga ogni giorno alla riflessione su temi come la violenza di genere, la tutela dei diritti fondamentali alla vita e il valore universale della genitorialità. La giustizia deve essere anche questo: attenzione concreta alle persone".

"Questa stanza rappresenta una importante sinergia tra istituzioni, ordini professionali, terzo settore e imprese", ha aggiunto Lorenzo Clemente, presidente della Fondazione Silvia Ruotolo. "Un segnale concreto di tutela dell'infanzia, supporto alle donne e memoria di una giovane donna vittima innocente, mission della Fondazione dedicata a mia moglie Silvia".

"La stanza di Giulia" si configura quindi non solo come un servizio di welfare innovativo per il mondo della giustizia, ma anche come un potente simbolo di una cultura della cura e del rispetto, in netto contrasto con la violenza che ha stroncato la vita di Giulia e di suo figlio.