Napoli

Occupazione della fabbrica e presidio sotto la Prefettura: sono le armi con cui le lavoratrici e i lavoratori della Celli Group intendono contrastare quello che definiscono un "piano di piratizzazione industriale" a danno dello stabilimento di Pozzuoli. La mobilitazione, promossa dal sindacato USB, raggiungerà il suo apice lunedì 6 ottobre, quando i dipendenti terranno un sit in sotto la Prefettura a Napoli, dove è stato convocato un tavolo per affrontare la crisi che minaccia il sito produttivo napoletano e i suoi dipendenti.

"Solo nel 2023, in occasione dell'acquisizione della CAB, la Celli Group celebrava pubblicamente i suoi successi e solidi utili, parlando di un futuro radioso per tutti i siti, con piani di investimento e nuove assunzioni a Pozzuoli. Dichiarazioni che servivano a rassicurare sia i clienti che i lavoratori del polo che produce macchine per granite, convincendoli di una prospettiva solida e senza preoccupazioni" spiegano i sindacati di base. 

A pochi mesi dalla completa fusione, avvenuta a maggio 2025, quell'orizzonte è improvvisamente nero. L'azienda ha dichiarato uno stato di crisi per lo stabilimento campano, una mossa che i sindacati e i lavoratori giudicano come una "farsa sotto gli occhi di tutti". L'accusa è di una "cannibalizzazione" del sito di Pozzuoli, un'operazione finalizzata a centralizzare risorse e business altrove, svuotando di fatto un'azienda storica e produttiva del territorio. La soluzione prospettata dalla Celli Group – il trasferimento dei dipendenti in altri siti – viene vissuta come un ricatto occupazionale e salariale, oltre che come l'ennesimo colpo al tessuto industriale del Sud.

Il sindacato USB, ha attivato tutte le contromisure sindacali e legali per opporsi a quella che teme essere una delocalizzazione a tutti gli effetti. Mentre all'interno della Prefettura si siederanno azienda, Regione Campania e Comune, all'esterno i lavoratori chiederanno con forza che le istituzioni blocchino quello che percepiscono come l'ultimo di una lunga serie di "scippi industriali" ai danni della Campania.