Prigioniera in casa a causa di un ascensore guasto da ben due anni. E’ il calvario di Barbara Urzula Gajda, 73 anni, ammalata e invalida.
Siamo ad Ariano Irpino, in via Caduti di Nassirya nel quartiere Martiri vecchi, dove dopo la riqualificazione di quest’area, un tempo conosciuta come ex casette asismiche sembra essere ritornato il degrado per la mancanza di manutenzione degli edifici. Vedova da 10 anni, i figli risiedono a Milano e in Germania.
C’è chi addirittura ha pensato che fosse morta non vedendola più frequentemente in giro. Ma Barbara è viva e disperata.
“Le mie condizioni di salute richiedono di recarmi spesso dal medico o in farmacia. Non posso vivere con l’ansia di dover trovare ogni volta qualcuno che possa aiutarmi. Uscire di casa per me è davvero un calvario ogni volta. Non ce la faccio, sono cardiopatica e devo fare ricorso all’ossigeno per le mie condiziono di salute precarie”.
Gli unici finora ad interessarsi del suo caso sono stati i servizi sociali. L’azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali nei comuni dell'ambito territoriale A 1 è intervenuta con la responsabile Rosanna Ruccio e il presidente Augusto Morella. Ma il problema è di natura tecnica e richiede l’intervento del comune.
Da qui l’appello dell’anziana: “Mi sono rivolta al comune ma finora senza esito alcuno. Non si è visto un tecnico. Ho ricevuto finora solo la grande solidarietà e vicinanza della gente del quartiere, ma il vero dramma è la solitudine di questa mia lotta. La speranza è che la vicenda possa essere presa a cuore dalle istituzioni e che la mia vita sfortunata non resti divisa tra la mia casa e un balcone. Non riesco neppure a recarmi a pranzo da mia cognata o in cantina. Aiutatemi ad uscire da questa prigione!”