di Paola Iandolo
Il 17 ottobre si discuterà il riesame per l’inchiesta che coinvolge i tre ex funzionari della Provincia di Avellino e due imprenditori del settore edile. Il tribunale di Avellino, sezione riesame reale, dovrà valutare le misure adottate nei confronti dei cinque indagati, accusati a vario titolo di corruzione, falso materiale e ideologico in relazione a una serie di appalti per la riqualificazione degli istituti scolastici irpini. L’indagine, avviata dalla Procura di Avellino e condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla luce due appalti pilotati.
Secondo gli investigatori, alcuni viaggi di lusso, prenotati tramite la piattaforma Booking e pagati con la carta American Express di Enzo Lucci, titolare della “D.I. Geometra Lucci Enzo Costruzioni”, sarebbero stati offerti a tre funzionari provinciali in cambio di favoritismi nell’assegnazione degli appalti. Gli indagati sono cinque. Davidde Sergio, ex funzionario istruttore della Provincia, figura centrale dell’indagine; Annarita Rossini, ex collaboratrice del funzionario, ritenuta dagli inquirenti parte attiva nella gestione dei fondi; Giovanni Cacchione, fino a poco tempo fa preposto al servizio “Gestione ed edilizia scolastica”. Con loro, gli imprenditori Enzo Lucci e Giovanni Papa, rappresentante legale di un’altra società coinvolta.
Nel corso delle perquisizioni, i militari hanno trovato 60mila euro in contanti nell’abitazione di Annarita Rossini e latri 30mila in una cassetta di sicurezza. Una somma che, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe riconducibile alle utilità ottenute dai funzionari. In un passaggio dell’inchiesta, gli inquirenti segnalano anche l’acquisto di una Porsche, presumibilmente effettuato da Davidde Sergio con parte di quel denaro. A difenderli sono gli avvocati Nello Pizza, Ennio Napolillo e Claudio Frongillo, che nei prossimi giorni presenteranno le proprie argomentazioni davanti al tribunale del riesame.