E venne il tempo degli scontri diretti. Si diradano appena le partite contro le outsider, che comunque hanno un peso specifico importante nel contesto del campionato. Ma guardarsi negli occhi con le rivali più accreditate è certamente un'altra cosa. Non sono gare decisive, ma possono tracciare dei solchi e indicare la strada migliore per la gloria.
Ragionamento in antitesi, lo sappiamo, per chi predica di guardare ad una sfida per volta e anche per chi ritiene che ogni discorso in prospettiva fatto all'ottava giornata sia solo una perdita di tempo.
Però le prossime tre giornate dal 12 al 26 ottobre (14 giorni, diciamo così, suggestivi) possono già dare qualche soluzione a interrogativi che tutti si sono posti in questo avvio di campionato.
Domenica non ci sono scontri diretti, ma sfide ammiccanti per le squadre di testa (Monopoli-Salernitana, Giugliano-Catania). Preludio alla decima giornata quando al Massimino andrà in scena Catania-Salernitana. Per gli etnei sarà un'occasione da non perdere, per i granata di Raffaele la seconda trasferta consecutiva dopo Monopoli.
Il Catania si toglierà il pensiero degli scontri diretti già il 26 ottobre, quando dopo aver ricevuto la Salernitana, ospiterà il Benevento. Intrecci ravvicinati e pericolosi, come si fa a non credere che possano già avere una grossa valenza? Nella stessa giornata, l'undicesima, si giocheranno Salernitana-Casertana e Cosenza-Potenza, due sfide tutt'altro che scontate.
Lo ribadiamo: nulla sarà decisivo. Ma indicare queste tre giornate come una boa da aggirare bene è quantomeno da saggi. Potrebbe essere il primo vero step del campionato senza padroni.