Benevento

Uno ha risposto, gli altri tre sono invece rimasti in silenzio dinanzi al gip Maria Di Carlo durante l'udienza di convalida in carcere. Sono le scelte dei quattro giovani di Benevento arrestati dai carabinieri per il tentato omicidio di Gaetano, il 17enne di Vitulano in prognosi riservata al San Pio.

L'unico a rispondere, difeso dagli avvocati Sergio Rando e Michele Russo, è stato Antonio I., 20 anni, che ha confermato le dichiarazioni rese durante l'interrogatorio con il pm Marilia Capitanio, fornendo alcune precisazioni e, soprattutto, cercando di confinare la sua azione violenta ai due calci che avrebbe sferrato ad Antonio, il 18enne di Foglianise che era stato ferito in modo lieve.

Come anticipato ieri da Ottopagine, il 18enne è il primo ad essere immortalato da una telecamera comunale alla rotonda Cirignano. Corre, lo inseguono più persone, una ventina. Si rifugia in un anfratto, lo tirano fuori e lo colpiscono con calci e pugni, lui riesce ad allontanarsi. Gli altri tornano indietro, è questo il momento nel quale – secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti sulla scorta delle immagini- incrocia Gaetano, che gli dà una bottigliata sulla testa. Antonio I. ha sostenuto di aver cercato solo di bloccarlo e non di averlo colpito con pugni alla testa, e di essere poi rimasto esternamente agli altri.

Si tratta di Osvaldo M.,19 anni _ avvocati Fabio Russo e Camillo Cancellario -, Donato D. A., 19 anni – avvocato Luca Russo- e Nicolò P., 19 anni – avvocato Francesco Altieri, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I difensori hanno chiesto i domiciliari per i loro assistiti, nelle prossime ore la decsione del giudice.

A detta degli inquirenti, Nicolò P., 19 anni, avrebbe stretto le braccia al collo di Gaetano, con il metodo dell'incravattamento, Donato D. A., 19 anni, lo avrebbe colpito più volte alla testa con una mazza da baseball. Gaetano si era liberato per un attimo, era scappato ed era caduto. E mentre era sull'asfalto, sarebbe stato colpito, oltre che con la mazza, dai calci alla testa che gli avrebbe sferrato Osvaldo M., 19 anni.

Per le parti offese - il 17enne ed il 18enne-, rispettivamente, gli avvocati Antonio Leone e Raffaele Scarinzi.

(foto di repertorio)