"Non ho mai parlato male di Silvio Berlusconi, per il quale ho sempre nutrito stima e ammirazione. Ricordo in particolare la sua straordinaria vicinanza nel momento più difficile della mia vita: per venti giorni consecutivi mi chiamò ogni sera, senza mai mancare, quando io e la mia famiglia fummo tra i primi in Italia a risultare positivi al Covid. In quei giorni drammatici, il mio terzo figlio aveva appena quaranta giorni ed era molto sofferente per la malattia, e la sua presenza umana fu per me un sostegno prezioso. Non vi è mai stata, da parte mia, la volontà di mancare di rispetto a Forza Italia, che considero un alleato imprescindibile della nostra coalizione di governo, tanto più che ricopro l'incarico di viceministro degli Esteri nel governo guidato dal suo leader, Antonio Tajani. Mi dispiace se ci siano stati equivoci in tal senso". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e candidato della coalizione di centrodestra alle regionali in Campania rispondendo alle polemiche sollevate da Forza Italia.
Ieri in serata il coordinatore regionale azzurro, Fulvio Martusciello, ci è andato giù duro ponendo Cirielli davanti a un aut aut: ''Prima ancora di sederci al tavolo con Cirielli, deve chiedere scusa per gli insulti rivolti a Silvio Berlusconi e riportati nel libro Fratelli di chat''.