Si è conclusa una settimana di grande lavoro in vista della prossima edizione di Open Outdoor Experiences, l'evento che dal 10 al 12 aprile 2026, presso l'ex Tabacchificio di Capaccio-Paestum, accenderà i riflettori del panorama fieristico nazionale sul mondo dell'outdoor, del turismo esperienziale, delle attività sportive all'aria aperta. Si è partiti la scorsa settimana da Rimini con la partecipazione al TTG Travel Experiences 2025, uno degli appuntamenti fieristici più importanti del comparto turistico, per poi proseguire negli ultimi giorni con una serie di fruttuosi incontri in Basilicata.
A Rimini lo staff di Open è stato impegnato nella costruzione di reti e di contatti e per la costruzione di nuovi contenuti e dei temi dell'edizione 2026. È emerso come Open sia oggi un riferimento nazionale nel settore dell'outdoor, come testimoniato anche dall'organizzazione di CNA nazionale di un intero speech dedicato al turismo esperienziale: un'occasione per presentare la prossima edizione della fiera all'interno del TTG Rimini e per sottolineare il pieno coinvolgimento del mondo dell'artigianato che cammina a braccetto con l'outodoor e con l'idea di turismo promossa da Open. Le giornate della fiera riminese sono state anche occasione per stringere nuove relazioni con diversi livelli istituzionali, in particolare regionali, con l'obiettivo di allargarne la presenza alla prossima edizione del salone delle attività all'aria aperta.
Sono stati 26, in occasione del TTG, gli incontri b2b con operatori del settore, di cui diversi anche esteri (USA, Cina, Kuwait, Regno Unito, Australia) che hanno mostrato interesse alla partecipazione come buyers a Open. Un incontro particolarmente fruttuoso si è tenuto con un buyer albanese gestore di una importante fiera outdoor nel paese balcanico: ne è emersa l'ipotesi di un gemellaggio per portare l'Albania come ospite d'onore della fiera.
Terminato l'appuntamento fieristico di Rimini, lo staff di Open ha partecipato nella giornata di domenica 12 ottobre ad un incontro organizzato da Fiab sulle ciclovie dei parchi presso il Lago Sirino, in Basilicata. Open ha deciso di accompagnare un progetto, nato nella scorsa edizione della fiera, che vede tre parchi nazionali (Cilento e Vallo di Diano, Pollino e Appennino Lucano) coinvolti in un programma di promozione in sinergia che mette insieme le ciclovie dei tre parchi per una positiva esperienza di collaborazione e integrazione: un grande orgoglio per gli organizzatori aver visto nascere a Open 2025 un progetto ambizioso, che oggi si materializza in una serie di iniziative realizzate nell'ambito dei tre parchi coinvolti e che proseguirà con altri eventi nei prossimi mesi.
E ancora in Basilicata, a Castelmezzano e Pietrapertosa, lo staff di Open ha partecipato ad una intesa giornata di incontro formativo e di conoscenza del territorio, promossa da Donatello Caivano, amministratore del volo dell'angelo e della slittovia e Presidente di CNA Turismo Basilicata, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle zip line della Campania, della Sicilia e del Lazio: un'occasione per conoscere e apprezzare le capacità attrattive che i due comuni hanno sviluppato in questi anni grazie a sapienti investimenti e ad una visione a lungo termine che va oltre il singolo attrattore e guarda allo sviluppo di una destinazione turistica che abbia ricadute sul territorio in termini di ricettività e di potenzialità per le botteghe artigiane. Nel corso dell'educational tour in terra lucana si è parlato anche di Open Outdoor Experiences ed è emersa l'ipotesi di proporre per l'edizione 2026 uno stand unico per tutte le zip line del Centro Sud per promuovere sinergicamente le potenzialità di questo nuovo modello di turismo.
"Siamo attivi su vari fronti e continueremo a muoverci a 360° gradi per conoscere e promuovere tutte le diverse anime dell'outdoor - dichiara Angelo Coda, direttore di Open Outdoor Experiences - Open non è solo la tre giorni di fiera: è una realtà viva che intende costruire giorno per giorno reti e collaborazioni volte a promuovere una nuova idea di turismo sostenibile e responsabile. Stiamo immaginando già da oggi quelli che saranno i contenuti della prossima edizione, che inevitabilmente verteranno sui temi della sostenibilità ambientale, dell'impatto climatico sulle attività outdoor e sulla crescita esponenziale di questo settore, in particolar modo quello del cicloturismo e dei cammini. Oggi prendiamo atto che sono turismi altospendenti, che, come certificato dai dati nazionali, hanno una ricaduta 1 su 8 sui territori. Nelle prossime settimane proseguiranno incontri ed iniziative - conclude il direttore Angelo Coda - Vogliamo che la quarta edizione di Open replichi e superi il successo delle precedenti e faccia della nostra fiera un modello di riferimento per un settore in costante crescita".
"Quest'anno investiremo ancora di più nel workshop già promosso con successo nella terza edizione - precisa Angelo Mattia Rocco, organizzatore di Open - convinti che la nostra fiera debba essere dedicata anche agli operatori del settore, e dunque non solo b2c ma anche b2b. Faremo in modo che gli operatori professionali e i rappresentanti dei territori possano sentirsi sempre più in un ambiente che favorisca l'incontro tra domanda e offerta con buyers, italiani ed esteri, che siano specifici e settoriali. Stiamo lavorando affinché il mondo del turismo outdoor ed esperienziale si incontri con i veri protagonisti del turismo, con l'obiettivo di creare una vera ricaduta economica sulle aziende e sui territori".