Avellino

"Brucia e dispiace perché sappiamo quanto significa questa partita". Un concetto molto chiaro, espresso da Lorenco Simic dopo Juve Stabia-Avellino, sintetizza lo stato d'animo dei lupi al termine della gara di Castellammare. Un passaggio a vuoto dopo 6 risultati utili consecutivi rientra completamente negli equilibri di una stagione che vede l'Avellino nel ritmo di un torneo in cui l'obiettivo primario è la salvezza. È, però, arrivato un brusco stop per la squadra di Biancolino con una prova opaca, che poteva cambiare solo sulla giocata costruita da Russo e non finalizzata dallo stesso attaccante sullo 0-0. Nel finale del primo tempo Mosti e Bellich, il primo con un jolly dalla distanza, il secondo approfittando dell'uscita a vuoto di Iannarilli, hanno determinato le stoccate vincenti della Juve Stabia, decisa e attenta sui 90 minuti. Le vespe producono ciò che conta per strappare i tre punti: decisione nel momento clou, controllo per spazio e tempo nelle fasi in cui occorre equilibrio.

Il rosso diretto per Insigne simbolo della giornata no

"Dobbiamo migliorare dai nostri errori e fare meglio ciò che non è venuto bene in questo match. Mosti ha realizzato un bellissimo gol e quell'episodio ci ha condizionato. Questo è stato l'errore": Simic ha sottolineato la mancata lettura del momento negativo, aspetto particolare in un avvio stagionale in cui l'Avellino ha sempre saputo rispondere con forza all'episodio avverso, con istinto e ragione. Il finale di gara con l'espulsione di Insigne ha certificato la giornata no dei lupi a Castellammare: niente maglia da titolare, ingresso nella ripresa a caccia del primo acuto, istanti conclusivi da rosso diretto che complica ulteriormente il percorso individuale del partenopeo che ora dovrà attendere i provvedimenti del giudice sportivo con le decisioni di Mucera, richiamato al VAR per verificare il cambio del cartellino da giallo a rosso. Insomma, una lezione per il futuro su tanti aspetti, ma dopo 6 risultati utili di fila e 8 giornate chiuse con il +6 dalla zona rossa. Sabato prossimo l'Avellino ospiterà lo Spezia, mai vincente in campionato e reduce dalla sconfitta casalinga contro il Cesena (1-2) per l'ultimo posto in classifica dopo aver sfiorato la promozione lungo tutta la scorsa stagione. La posizione di D'Angelo è sempre più in bilico. Attesa la decisione del club ligure sulla guida tecnica nelle prossime ore. D'Angelo ha prima salvato gli aquilotti nel 2024 per poi sognare la Serie A fino alla finale playoff nel giugno scorso.