Napoli

"Si pensava a una scelta di formazione a sorpresa in vista della sfida di Champions League di martedì contro il Psv Eindhoven, invece nella trasferta di Torino Antonio Conte è costretto a rinunciare a due titolarissimi per problemi fisici. Scott McTominay e Rasmus Højlund non saranno disponibili per il match di oggi. Per McTominay trauma contusivo alla caviglia sinistra. Per Hojlund affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Comunica in una nota ufficiale la SSC Napoli." - così Davide D'Alessio su Tutto Napoli a pochi minuti dall'inizio della partita. Visto il lato (fisico) di entrambi gli infortuni - avvenuti chissà come, quando e perchè - dei due calciatori azzurri, e contraddicendo una famosa battuta di Totò, si potrebbe esclamare: "Poi dice che uno si butta a destra!".

Ma a parte gli scherzi - che poi tanto scherzi non sono, almeno finché qualcuno non ci spiega il perché di tanti acciacchi già alla settima di campionato - resta il segno bruscamente mutato di una partita, che avrebbe potuto complicarla (e non poco) se i sostituti non si fossero dimostrati all'altezza dei due assenti dell'ultimo minuto, cosa peraltro puntualmente accaduta.

E proprio in questo accidente imprevisto e nel rimedio scelto da Antonio Conte per provare a risolverlo sta, a mio giudizio, la vera ragione della sconfitta esterna del Napoli contro il Torino. Lo ha detto pure Umberto Chiariello, che fino ad oggi era stato uno dei più grandi paladini del tecnico leccese, ancora di più nei giorni in cui il Napoli giocava male eppure vinceva.

"Ma mi spiega Antonio Conte" - si è domandato il bravo giornalista napoletano - "e lo spiega a tutti noi perché, avendo Elmas e avendo Lang, deve giocare Spinazzola alto e quell'Olivera inguardabile, che si è mangiato anche un gol clamoroso, alle spalle di Spinazzola? Che dovevamo difendere contro il Torino? Dove era questo Torino così pericoloso da giocare con un'ala finta a sinistra, quando hai speso circa 30 milioni per Noa Lang e hai comprato anche Elmas che in quel ruolo ci ha giocato, ci sa giocare e che ha le capacità di andare in porta? Perché all'intervallo non si fanno mai i cambi, quando tu risparmi anche uno slot?".

E io, che non sono così tante volte d'accordo con lui, sottoscrivo pienamente i suoi dubbi, e aggiungo che, probabilmente, l'equivoco nasce dalla convinzione di Conte che Elmas è il naturale sostituto di Anguissa quando sembra essere invece perfetto per occupare lo spazio e il gioco proposti da McTominay. Quale occasione migliore per dimostrarlo?