Napoli

Via Chiaia, nel cuore di Napoli, è una delle strade più frequentate per shopping e passeggio, ma il suo manto stradale è diventato un vero e proprio puzzle di basoli in pietra lavica e asfalto. Rattoppi di bitume e catrame sostituiscono i lastroni instabili e spaccati, rendendo il cammino pericoloso per pedoni e turisti. Basta una pioggia leggera perché l’acqua che filtra sotto i lastroni spruzzi fango, aumentando il rischio di cadute.

Il degrado della pavimentazione colpisce tutti: napoletani, visitatori, giovani e anziani, senza distinzione. I 550 metri di strada che collegano piazza Trieste e Trento al Plebiscito con via Filangieri, via dei Mille e piazza dei Martiri sono da tempo oggetto di segnalazioni e proteste.

Interventi futuri: il restyling nel 2026

Secondo l’assessore Edoardo Cosenza, via Chiaia sarà oggetto di un intervento strutturale nel 2026, con progetto e finanziamento già presentati alla Regione.
“Le tecniche usate 20 anni fa si sono rivelate sbagliate. Ora sappiamo dove intervenire meglio, come abbiamo fatto in via Partenope”, spiega Cosenza, riferendosi a un restyling già completato con risultati positivi.

Intanto, per ridurre i rischi immediati, si procede con rattoppi di asfalto, ma il problema rimane, soprattutto quando il manto stradale si consuma rapidamente.

La voce dei cittadini e dei commercianti

Intanto molti cittadini e commercianti della zona sono stati vittime, almeno una volta, di una caduta accidentale. Tra questi c'è stato anche chi è finito in ospedale. 

Cause del degrado: traffico e mancanza di pedonalizzazione

Uno dei motivi principali della pavimentazione rovinata è il mancato rispetto della trasformazione di via Chiaia in area pedonale totale.
Nonostante divieti, auto e mezzi pesanti passano di continuo, danneggiando i lastroni pensati per i pedoni. I dissuasori telecomandati installati in passato non sono più operativi, e la gestione dei pilomat è ormai assente, lasciando strada libera a traffico veicolare e danni continui.