Un'anteprima nel cuore della città che custodisce uno dei misteri più affascinanti. Sabato sera, al cinema Metropolitan di Chiaia, Luc Besson e Matilda De Angelis presenteranno "Dracula - L'Amore Perduto", il nuovo film che riporta sul grande schermo il leggendario Conte Vampiro. Un evento che si intreccia con l'antica leggenda secondo cui la tomba di Dracula si troverebbe nel chiostro della chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli.
La proiezione, in programma alle 21 in lingua originale con sottotitoli italiani, sarà seguita da un incontro con il regista e la protagonista, che risponderanno alle domande del pubblico. A moderare la serata sarà il giornalista Gianmaria Tammaro.
Il film e il legame con Napoli
Il film, che uscirà in tutte le sale mercoledì prossimo distribuito da Lucky Red e che sarà presentato in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma, non è un semplice kolossal horror. La pellicola, girata tra la Finlandia e Parigi, attinge proprio dalla leggenda napoletana di Maria Balsa.
Matilda De Angelis interpreta infatti Maria, la figlia adottiva del conte Dracula (Caleb Landry Jones). Nel film, come nella tradizione locale, Maria Balsa sarebbe stata una nobildonna sepolta a Santa Maria la Nova, a cui si attribuisce il merito di aver salvato Vlad III dall'imprigionamento per mano dei Turchi. Al suo fianco, nel ruolo di un prete, compare Christoph Waltz.
Dracula, un mito senza tempo al cinema
Quello di Dracula è un mito che il cinema ha esplorato senza sosta. Il conte vampiro creato da Bram Stoker nel 1897 è stato un personaggio fisso sullo schermo a partire dal 1931, con l'iconica interpretazione in bianco e nero di Bela Lugosi. Nel 1958 toccò a Christopher Lee vestire i panni dell'aristocratico sanguinario in "Dracula il vampiro". Una delle trasposizioni più celebri rimane quella del 1992 di Francis Ford Coppola, "Dracula di Bram Stoker", con un cast stellare che includeva Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins, Keanu Reeves e Tom Waits. Non è mancata neppure la parodia, con la commedia di Mel Brooks "Dracula morto e contento" del 1995. L'anteprima di sabato al Metropolitan non è quindi solo un evento cinematografico, ma un tassello che collega la grande storia del cinema al mistero e al folklore di una città che da secoli dialoga con la leggenda.