Benevento

Ospite di Ottogol, Emanuele Padella si è soffermato sulla sconfitta rimediata dal Benevento a Catania: "Ho rivisto la partita insieme al direttore Carli. Nella prima mezz'ora abbiamo fatto la partita, con il Catania che non ha fatto neanche un tiro in porta. Dobbiamo ripartire dalle cose buone, loro non ci hanno impensierito più di tanto. Il dato è che un rigore è stato dato, mentre quello su Mignani no. Questo è il punto cruciale della partita. I ragazzi stamattina erano arrabbiati e consapevoli di essere una grande squadra, il campionato è ancora lungo. Questa squadra ha ampi margini di miglioramento. Rispetto a Salernitana e Catania siamo molto più giovani. Sicuramente manchiamo di esperienza, ma ci sono ampi margini di miglioramento e siamo a pochi punti dal primo posto". 

Padella e il ricordo della doppia promozione

"La gente ci chiama immortali. Siamo ricordati perché abbiamo trasmesso il senso di appartenenza di un popolo. Si era creato quel giusto mix che serve per vincere i campionati. Spero che questi ragazzi possano scrivere qualcosa di nuovo, sarebbe una gioia immensa per me. Non eravamo i più forti, ma c'era una grande unione sia dentro che fuori dal campo. Questo gruppo può fare lo stesso. Il Benevento è sempre dentro di noi, per me vestire la maglia giallorossa è stata una esperienza fantastica. L'alluvione? Vivevo a Ponticelli, ho aiutato la mia vicina di casa. In quei momenti ho visto la disperazione nei suoi occhi e da cittadino non ci ho pensato due volte a intervenire".