Napoli

Dopo essermi sorbito per giorni le ridicole lamentazioni dell'universo pallonaro - mi pregio di sfruttare entrambi i suoi difformi, ma neanche tanto, significati - mi ero appena seduto, ancora affannato, per godere dello spettacolo calcistico che di certo il Napoli avrebbe offerto nella sua trasferta a Lecce che mi sono apparse le formazioni. Un sobbalzo mi ha scosso: Antonio Conte aveva schierato con una precisione matematica la squadra che avrei messo in campo io. Finalmente un 4-3-3 vero e con due ali pure a far da contorno a quel lungagnone misterioso che risponde al nome di Lorenzo Lucca. "Oggi ci divertiamo", mi sono detto. E invece no.