Pagani

Dopo il grande successo dello scorso 15 ottobre, torna oggi una giornata dedicata alle visite gratuite con ecocolordoppler all'Ospedale Andrea Tortora di Pagani.

Vista l'alta affluenza il dottor Maurizio Pagano, presidente della Società Italiana FleboLinfologia (SIFL) ha voluto garantire un'altra giornata dedicata alla prevenzione a Pagani per i pazienti che non erano riusciti ad effettuarla nella data precedente.


Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare l’utenza sull’importanza della prevenzione della trombosi venosa profonda (TVP) e delle varici degli arti inferiori, patologie molto diffuse ma spesso sottovalutate, che possono avere un significativo impatto sulla qualità della vita. L'iniziativa nel mese di ottobre è stata realizzata in tutta Italia con 27 centri attivati, distribuiti su tutto il territorio nazionale, in date diverse.


La trombosi venosa profonda è una patologia che si verifica quando un coagulo di sangue ostruisce una vena profonda, più frequentemente a livello delle gambe. Se non diagnosticata e trattata tempestivamente, può portare a complicanze gravi, come l’embolia polmonare. Le varici, invece, sono dilatazioni venose croniche che, oltre al disagio estetico, possono provocare sintomi quali dolore, gonfiore, senso di pesantezza e, nei casi più avanzati, ulcere cutanee.


“Una diagnosi precoce e la prevenzione sono gli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di complicanze – sottolinea il Dr. Maurizio Pagano, Presidente della Società Italiana di FleboLinfologia -. Importante è riconoscere tempestivamente i sintomi, senza commettere l’errore di sottovalutarli, e rivolgendosi al medico di fiducia o a uno specialista ai primi segnali di disturbo. La complicanza più grave è l’embolia polmonare che ha un’incidenza di circa 1 caso su 1000 persone all’anno. In Italia si stimano circa 65.000 casi annuali. La mortalità a 30 giorni dalla diagnosi è elevata, superando il 10% e raggiungendo il 20% entro 90 giorni. Da tutti questi dati si può capire l’importanza della prevenzione.”


Le varici degli arti inferiori colpiscono circa il 10-50% della popolazione adulta, con una prevalenza maggiore nelle donne e un’incidenza che aumenta con l’età e la familiarità. La trombosi venosa superficiale si manifesta in una percentuale compresa tra il 3% e l’11% della popolazione generale. La sede più colpita è la vena grande safena (60-80%), seguita dalla vena piccola safena (10-20%) e altre vene collaterali. La trombosi venosa profonda mostra un’incidenza globale di circa 1-2 casi per 1000 persone all’anno. In Italia si verificano più di 600.000 nuovi casi di trombosi ogni anno, con circa 200.000 decessi.


“Segnali come gonfiore improvviso a una gamba, dolore, rossore o sensazione di calore – spiega il Dr. Pagano – possono essere campanelli d’allarme. Anche la presenza di vene dilatate e visibili, insieme a fastidio o crampi notturni, richiede attenzione medica. Molti fattori di rischio, come sedentarietà, sovrappeso, lunghi periodi in piedi o seduti, gravidanza, fumo e predisposizione familiare, aumentano la probabilità di sviluppare queste patologie.

Per questo è fondamentale adottare alcuni semplici accorgimenti come praticare attività fisica regolare, evitare lunghi periodi di immobilità muovendo le gambe ogni ora, soprattutto durante i viaggi lunghi, seguire una dieta equilibrata e mantenere un peso adeguato, smettere di fumare, utilizzare calze elastiche su indicazione medica”.